Autogol surreali

Quella di Alaba di qualche giorno fa ha fatto il giro del mondo. Una selezione delle autoreti più pazze e spettacolari degli ultimi anni.

Pochi giorni fa, durante l’amichevole tra Austria e Malta, il giocatore austriaco David Alaba ha realizzato una delle autoreti più surreali che si ricordino: un vero e proprio passaggio nella sua porta, perché non resosi conto che il suo portiere era parecchio defilato.

In realtà, l’intera storia del calcio è permeata di autogol al limite del verosimile, a volte errori grossolani, altre volte incredibili prodezze di cui si parlerebbe per anni se solo non fossero realizzate nelle porte sbagliate. Come il gol (pardon, l’autogol) da centrocampo di Marco Materazzi a Empoli.

Un’autorete simile la realizzò in Premier League, contro il Coventry, lo storico difensore dell’Arsenal Lee Dixon, un pallonetto talmente ben calibrato come se le intenzioni dell’inglese fossero proprio quelle di scavalcare il proprio portiere.

Per alzare ulteriormente il livello di difficoltà, Festus Baise, difensore del Sun Hei, squadra di Hong Kong, fu capace di deviare il pallone nella propria porta con un clamoroso colpo dello scorpione da distanza ragguardevole.

Santiago Vergini, invece, giocatore del Sunderland, in una pesante sconfitta per 8-0 contro il Southampton, calciò il pallone con una forza e una precisione (e un effetto, anche) portentosi, se solo quel calcio non fosse una banale svirgolata.

Quello di Chris Brass, invece, è un eloquente esempio di sfortuna unita a goffaggine.

Gli stessi sostantivi che potrebbero calzare alla perfezione per Tony Popovic, ex del Crystal Palace. È anche vero che, se Popovic fosse stato un attaccante del Portsmouth e non un difensore della squadra avversaria, staremmo parlando di uno dei gol più belli di sempre.

Mickael Roche, portiere di Tahiti, ha invece confezionato un autogol di rara precisione: un errore che somiglia molto a quello di Consigli a Firenze, ma con un coefficiente di difficoltà decisamente più elevato.

Jamie Pollock, però, ha fatto ancora di più: non un solo colpo, ma un’intera azione finalizzata alla realizzazione di un’autorete.

 

Nell’immagine in evidenza, Niels Verburgh dell’Under 18 belga dopo un’autorete. Dino Panato/Getty Images