Gli stadi di Qatar 2022 in 3D

Un team di ingegneri dell'Università del Qatar è al lavoro per simulare la resistenza alle condizioni climatiche degli impianti del prossimo Mondiale.

Nel corso degli ultimi decenni la tecnologia di stampa 3D è stata utilizzata dagli ingegneri per creare nuovi prodotti in modi innovativi. Recentemente, tale campo è diventato esponenzialmente più diffuso, in particolare per quanto riguarda il mondo dello sport. In Qatar si sta lavorando per sviluppare ulteriormente le possibilità legate a tale fenomeno di stampa. Reuters Canada ha recentemente riportato che gli scienziati dell’Università del Qatar stanno testando modelli di stadi da calcio per capire quanto possano sopportare il clima del deserto del Golfo. I Mondiali del 2022 saranno, infatti, i primi a essere disputati nei mesi di novembre e dicembre, a causa dell’intenso calore che attanaglia il golfo nei mesi estivi. Quel che permane, è il problema della sabbia e della polvere, delle tempeste che continuano imperterrite anche in inverno.

DOHA, QATAR: In this handout image supplied by Qatar 2022, this artists impression represents Qatar Foundation Stadium. Qatar will host the FIFA World Cup in 2022. (Photo by Handout/Supreme Committee for Delivery & Legacy via Getty Images)
Un rendering di uno degli stadi della prossima edizione dei Mondiali di Qatar 2022. Come dovrebbe essere il Qatar Foundation Stadium (Handout/Supreme Committee for Delivery & Legacy via Getty Images)

 

Saud Ghani, professore di ingegneria presso l’Università del Qatar, ha dichiarato: «Il Qatar vuole luoghi che possano essere utilizzati tutto l’anno. Non vogliamo elefanti bianchi». Questo è il motivo per cui il gruppo di ricerca ha iniziato l’assemblaggio degli stadi in 3D, attività che necessita di un mese circa di lavoro. Per testare la loro resistenza i modelli vengono trasportati in una galleria del vento, dove viene soffiata dell’aria piena di fumo, con dei raggi laser a monitorare le turbolenze all’interno del progetto stampato. Queste simulazioni risultano preziose per il team di ingegneri qatarioti; permettono infatti, attraverso l’uso della tecnologia, di evitare costi insormontabili nella costruzione di edifici imperfetti. Il 2022 non è poi così lontano, così come la nascita dello stadio perfetto.