Non a tutti piace il Mondiale a 48 squadre

Il presidente della Fifa Gianni Infantino ha detto che se ne discuterà, ma le voci contrarie sono già tante.
di Redazione Undici
05 Ottobre 2016

«Sarebbero felici molti più Paesi nel mondo». Gianni Infantino, presidente della Fifa, ha sintetizzato così il progetto che ha in mente per il Mondiale 2026: allargare la competizione a 48 squadre. Infantino ha fatto della volontà di coinvolgere un maggior numero di squadre nella Coppa del Mondo uno dei suoi temi principali nel corso della campagna elettorale alla presidenza Fifa. Dopo aver parlato in passato di un torneo a 40 squadre (reso difficoltoso, come detto dallo stesso Infantino, dalla necessità di varare gironi a cinque squadre), il funzionamento di un Mondiale a 48 sarebbe il seguente: le 16 squadre reduci dalle migliori qualificazioni sarebbero direttamente qualificate alla fase a gironi, le restanti 32 disputerebbero un playoff, in gara secca, sempre nel Paese ospitante. Una prima discussione ci sarà la prossima settimana nel Consiglio Fifa a Zurigo, ma la decisione definitiva sarà presa nel 2017.

È ancora prematuro, ma il Mondiale a 48 squadre è più di una possibilità, visto che a volerlo è proprio il presidente della Fifa: un po’ come accaduto per l’Europeo, il cui allargamento a 24 squadre è stata una delle maggiori battaglie di Michel Platini. La Coppa del Mondo assicura alla Fifa il 90 per cento delle entrate, e non è un mistero che l’organizzazione punti a valorizzarla il più possibile: già negli anni Novanta, Sepp Blatter aveva proposto di passare alla frequenza biennale. Più squadre significano più introiti, più partite un maggior valore di diritti televisivi e pubblicità.

FIFA's President Gianni Infantino plays during a friendly football match with former Colombian players and international football stars in Bogota, on October 3, 2016. Infantino arrived in Colombia to attend the final of the Colombia 2016 FIFA Futsal World Cup on October 1. / AFP / STR (Photo credit should read STR/AFP/Getty Images)
Gianni Infantino durante una gara amichevole tra ex nazionali colombiani e stelle del calcio internazionale (Str/Afp/Getty Images)

Ma la proposta di Infantino ha scatenato reazioni negative. Questa mattina L’Équipe ha titolato “Ridicule“: il quotidiano francese contesta il peso che hanno le valutazioni economiche in questa scelta, lamentando problemi organizzativi anche per gli stessi tifosi (se 32 Nazionali disputano una partita secca, per i tifosi di 16 di queste il Mondiale durerebbe lo spazio di una sola partita). Un tema su cui si interroga anche la Gazzetta dello Sport: il turno preliminare potrebbe non piacere alle grandi squadre, soprattutto quelle europee. E se qualche big va fuori dopo una sola partita? Potrebbe risentirne l’appeal del torneo.

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Neanche tra gli allenatori si sono levate reazioni favorevoli. Per quanto l’Africa sia uno dei continenti che più spera di allargare la propria base di squadre ai Mondiali, il selezionatore della Costa d’Avorio, Michel Dussuyer, non crede che portare a 48 le Nazionali sia la soluzione migliore: «Piuttosto che aumentare le squadre, bisognerebbe rivedere le quote tra i vari continenti». Il ct tedesco Löw, invece, ne fa una questione di competitività: «Non credo sia una buona idea: a lungo termine, la qualità ne soffrirà».

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