Gli ultimi difficili anni di Ched Evans

Assolto dall'accusa di stupro risalente al 2011, l'ex Manchester City è era stato incarcerato e rifiutato da diversi club.
di Redazione Undici 14 Ottobre 2016 alle 18:17

Per due anni nessuna squadra ne ha voluto sapere di offrire un contratto a Ched Evans: sarebbe stato inammissibile tesserare un atleta che aveva trascorso due anni e mezzo in prigione per violenza sessuale. Evans, attaccante gallese classe 1988, ha sempre detto di essere innocente e alla fine il tribunale gli ha dato ragione. È stato infatti giudicato non colpevole dello stupro di una cameriera di 19 anni avvenuto nel 2011 in un hotel vicino a Rhyl, nel nord del Galles, durante una festa dello Sheffield United.

Quella sera Evans avrebbe partecipato a un rapporto sessuale tra il compagno McDonald e la ragazza. Secondo l’accusa, sarebbe stata troppo ubriaca e quindi incapace di essere consenziente. Evans ha sempre sostenuto il contrario, mostrando anche sensi di colpa per aver tradito la moglie. Era tuttavia stato incarcerato e rilasciato nel 2014. Al momento dei fatti, era sotto contratto con lo Sheffield United, ma la società ha deciso di licenziarlo per non intaccare la propria credibilità. Evans si è poi proposto anche a Hartlepool, Hibernian, Oldham e Grimbsy, venendo sempre rifiutato. Troppo rischioso mettere sotto contratto un giocatore giudicato colpevole di un reato tanto grave.

SHEFFIELD, ENGLAND - MARCH 28: Sheffield United player Ched Evans (c) celebrates after scoring his penalty during the npower League One game between Sheffield United and Chesterfield at Bramall Lane on March 28, 2012 in Sheffield, England. (Photo by Stu Forster/Getty Images)

Ched Evans festeggia durante una gara di League One tra Sheffield United e Chesterfield (Stu Forster/Getty Images)

Soltanto nel giugno del 2016, dopo che due mesi prima era stata annullata la sentenza originaria, in attesa di un nuovo processo, Evans ha trovato una squadra: si tratta del Chesterfiled, in League One, con cui ha finora disputato otto partite e segnato quattro gol. Tra le maglie indossate in carriera, la più prestigiosa è quella del Manchester City: dopo cinque anni nell’Academy, Evans ha trascorso una breve parentesi in prima squadra dal 2007 al 2009, collezionando 26 apparizioni e un gol.

>

Leggi anche

Calcio
L’Italia di Gattuso non ha pregi evidenti, e ora più che mai ha bisogno di un’identità
La sconfitta contro la Norvegia ha evidenziato gli enormi problemi della Nazionale azzurra, problemi che il nuovo ct non ha ancora risolto.
di Alfonso Fasano
Calcio
Ahanor non può ancora essere convocato nella Nazionale italiana, e all’estero non si spiegano come sia possibile
Una situazione paradossale, che accomuna il difensore dall'Atalanta a campionesse come Myriam Sylla. E che in Francia desta più scandalo che in Italia.
di Redazione Undici
Calcio
Grazie a una “campagna acquisti” iniziata cinque anni fa, gli Emirati Arabi Uniti hanno fregato la FIFA e oggi hanno una Nazionale piena di giocatori naturalizzati
A partire dal 2019, gli Emirati Arabi Uniti hanno utilizzato i petroldollari per convincere e naturalizzare giovani promesse straniere, aggirando così i paletti della FIFA. E oggi, grazie a questo, possono andare al prossimo Mondiale.
di Redazione Undici
Calcio
Le qualificazioni UEFA ai Mondiali e agli Europei non piacciono più a nessuno
L'ultima sentenza arriva dalla Football Association inglese, che lancia l'appello "per una profonda revisione del format attuale".
di Redazione Undici