La stagione del West Ham non è cominciata nel migliore dei modi: dopo i 62 punti che erano valsi il 7° posto nello scorso anno, il risultato migliore negli ultimi 14 anni in Premier League, la squadra ha avuto un brutto inizio di campionato, caratterizzato da 10 punti (tre vittorie, un pareggio e cinque sconfitte) nelle prime nove giornate, che finora valgono il 15° posto in classifica. Ma è forse fuori dal campo che le cose stanno andando in maniera peggiore. Sin dalle prime uscite nel nuovo London Stadium, si sono registrati scontri sugli spalti e nelle immediate vicinanze dello stadio. Hanno coinvolto sia gli stessi tifosi del West Ham, sia quelli avversari e in alcuni casi persino gli steward. Il primo episodio è avvenuto nella gara di ritorno del preliminare di Europa League contro i romeni dell’Astra Giurgiu, che per il secondo anno di fila hanno eliminato gli Hammers dalla competizione. Alcuni sostenitori del West Ham hanno litigato tra loro e sono venuti alle mani, mentre nei pressi dello stadio erano state notate in precedenza persone con addosso le maglie di altre squadre inglesi e regolare biglietto per la partita.
Un pessimo modo per iniziare la stagione: gli highlights della sconfitta in Europa League contro l’Astra Giurgiu
Sono sostanzialmente due le ragioni alla base di un nervosismo diventato sempre maggior con il passare del tempo. Una riguarda motivi strettamente di campo, ovvero l’incapacità della dirigenza di rispettare le grandi attese dopo l’ottima stagione passata e un mercato dispendioso che ha portato a Londra giocatori come Andrè Ayew e Sofiane Feghouli, oltre alla conferme di Dimitri Payet e al riscatto di Manuel Lanzini. Ma la ragione principale è un’altra: molti tifosi hanno lamentato la mancanza di atmosfera nel nuovo impianto, la lontananza delle tribune dal terreno di gioco, ma soprattutto l’impossibilità di seguire in piedi la partita come invece erano soliti fare al Boleyn Ground. In Inghilterra, teoricamente, tutti hanno l’obbligo di assistere ai match seduti al proprio posto, ma ci sono diverse società, tra cui il West Ham, che negli anni hanno creato una sorta di tacito accordo per consentire in alcuni settori di stare in piedi, senza incorrere nell’allontanamento. Questa collaborazione, tuttavia, non si sta più ripetendo al London Stadium, di proprietà della Greater London Authority, ente che amministra la città di Londra, ma gestito dal Newham Council. Di conseguenza, il club non ha potere decisionale sulla scelta degli steward, come accade negli impianti di proprietà, con il risultato che molti non tollerano gli atteggiamenti di persistent standing. La stessa società era già intervenuta sulla questione, rilasciando a inizio stagione un comunicato nel quale spiegava che «stare in piedi è severamente vietato e può comportare il ritiro permanente dell’abbonamento».
Oltre ai richiami da parte degli steward, altri tifosi hanno lamentato la scarsa visuale dovuta alle persone in piedi davanti a loro. Gli attriti hanno portato a frequenti risse nelle partite contro Bournemouth, Watford, Middlesbrough e Sunderland, che hanno spesso coinvolto anche i tifosi avverari, attaccati da quelli del West Ham dentro e fuori lo stadio. L’ultimo episodio si è verificato in occasione dell’incontro di Coppa di Lega disputato mercoledì sera e vinto per 2-1 contro il Chelsea. Nei giorni precedenti, la società aveva chiesto e ottenuto la presenza della Metropolitan Police dentro il London Stadium. Un evento straordinario, considerando che la polizia in Inghilterra solitamente resta sempre all’esterno degli impianti. Dopo un iniziale rifiuto a causa dell’assenza di segnale per le comunicazioni tra agenti nello stadio, il problema è stato risolto con l’installazione di un sistema provvisorio che ha consentito l’impiego di un centinaio di poliziotti sulle tribune.
È stata vietata la vendita di alcolici nei bar limitrofi e ai tifosi è stato chiesto di presentarsi con largo anticipo così da evitare il sovraffollamento degli ingressi e delle aree antistanti la stazione di Stratford, una delle più trafficate della città, dove in occasione delle partite si verificano frequenti ingorghi che hanno spinto sempre più persone a lasciare gli spalti con un certo anticipo. Il Chelsea è stato seguito da 5200 tifosi e, nonostante le ingenti misure di sicurezza, ci sono stati ugualmente dei disordini. Sono scoppiati subito dopo il fischio finale, quando alcuni sostenitori del West Ham hanno provato a sfondare il cordone di steward per cercare il contatto fisico. Sono volati calci, pugni e sono state lanciate monetine e bottiglie, prima del rapido intervento della polizia che ha riportato la calma e scortato i tifosi del Chelsea fino alla stazione. La Football Association ha avviato un’indagine, mentre il West Ham ha comunicato che i violenti saranno identificati con le telecamere a circuito chiuso e banditi dal London Stadium a vita. Nel frattempo, la polizia ha fermato sette persone. In totale, da ottobre, sono stati effettuati nove arresti ed emessi 23 banning orders.
La vittoria per 2-1 contro il Chelsea in Coppa di Lega