La dedica di Diego Simeone al figlio Giovanni

Postata sui social dal Cholo, mette a confronto il se stesso di 16 anni fa con l'attaccante del Genoa: punto in comune, l'esultanza contro la Juventus.
di Redazione Undici

Le braccia larghe, la bocca protesa nell’urlo di gioia, la corsa. Giovanni Simeone celebrava così la prima doppietta in Serie A, contro la Juventus: due reti in dieci minuti, nel primo quarto d’ora del primo tempo, decisivi nell’indirizzare la partita a favore del Genoa. Un’esultanza che a suo padre Diego ha fatto venire in mente un’altra rete contro la Juventus, segnata dal Cholo nell’aprile del 2000. Così Simeone senior ha postato sui social una foto che mette a confronto le due esultanze: sopra lui, in maglia Lazio, sotto il Cholito.

«Emocionante», scrive il tecnico dell’Atlético Madrid, che ha con il figlio un rapporto molto stretto. L’esultanza del Cholo è ricordata molto bene dai tifosi della Lazio: era il campionato 1999/2000, e Lazio e Juventus erano in lotta per lo scudetto. Nello scontro diretto del girone di ritorno, al Delle Alpi, i biancocelesti vinsero 1-0: Simeone infilò Van der Sar con un preciso colpo di testa su traversone di Verón. Un gol che fu decisivo nell’economia del campionato: la Lazio dimezzò i punti di svantaggio, da sei a tre. La rimonta fu completata nell’ultima giornata, con il famoso diluvio di Perugia e il sorpasso della squadra allenata da Eriksson.

Per Giovanni Simeone sono quattro le reti in Serie A: prima della doppietta alla Juventus, aveva segnato a Pescara e Bologna. L’argentino, che ha appena 21 anni, sta trovando molto spazio in rossoblù, approfittando anche dei problemi fisici che stanno colpendo Leonardo Pavoletti. Il Genoa lo ha prelevato quest’estate dal River Plate per 3 milioni di euro: in realtà Simeone con i Millonarios aveva avuto poco spazio, mettendosi in evidenza lo scorso anno con il Banfield (dove era andato in prestito), con 12 reti in 31 presenze.

 

 

Nell’immagine in evidenza, Giovanni Simeone festeggia la vittoria contro la Juventus (Marco Bertorello/AFP/Getty Images)
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