Il derby della famiglia Pogba

Florentin ha detto di essere molto contento di affrontare Paul in Europa League, in occasione del confronto tra Manchester United e Saint-Étienne.
di Redazione Undici 13 Febbraio 2017 alle 13:02

Giovedì prossimo riprende l’Europa League con i sedicesimi di finale, e tra le squadre più attese c’è, naturalmente, il Manchester United di José Mourinho. Una delle favorite per la vittoria che nessuno vorrebbe affrontare: nessuno, tranne Florentin Pogba. Florentin è il fratello maggiore di Paul e gioca come difensore nel Saint-Étienne: il sorteggio di Europa League ha voluto che i due fratelli si trovassero contro in campo. «Ho seguito il sorteggio e la mia prima reazione è stata: “Sì, è un sogno che si realizza”», ha detto Florentin all’Observer.

Florentin e Mathias, il suo gemello oggi attaccante dello Sparta Rotterdam, sono nati nel 1990, tre anni prima di Paul. I due fratelli più grandi sono nati a Conakry, in Guinea, e per questo hanno scelto di giocare nella Nazionale guineana; l’ex juventino, invece, ha scelto i Bleus perché nato dopo il trasferimento della famiglia Pogba in Francia. Tutti e tre, però, hanno inseguito il sogno di diventare calciatori: «Il nostro desiderio più grande è sempre stato quello di giocare tutti e tre in una partita professionistica. Non ci siamo ancora riusciti, ma due sullo stesso campo è comunque una grande soddisfazione».

I gol di Paul Pogba finora

Florentin e Mathias hanno giocato insieme nelle giovanili del Celta Vigo: «Giocare con Mathias era fantastico. Ci capivamo in un modo che è difficile da spiegare, sapevamo istintivamente dove fosse l’altro e cosa stavamo per fare. Avere mio fratello contro, invece, sarà una cosa totalmente nuova. Ci abbiamo scherzato su, mandandoci messaggi come “Occhio che la partita si avvicina”. Con Paul non siamo mai stati nella stessa squadra, nemmeno nelle giovanili. Ovviamente giocavamo tra di noi: c’era un campetto proprio di fronte a dove vivevamo e ci andavamo ogni giorno. All’inizio, Paul giocava con i ragazzi della sua età, ma presto si unì a noi. È sempre stato molto bravo tecnicamente, anche se all’inizio soffriva il fatto di essere meno robusto dei ragazzi più grandi».

In estate Paul Pogba è passato al Manchester United, il trasferimento – oltre 100 milioni di euro – più costoso della storia. «La cifra è solo un dettaglio, e non l’ha decisa Paul. Ci sono alcuni aspetti folli nel calcio, ma la cosa più importante resta il gioco e l’amore per esso. Oggi Paul è esattamente la stessa persona che è sempre stata. Non è cambiato per il trasferimento record o per qualcos’altro. L’unica cosa che provo per il suo successo è felicità, perché so quanto abbia lavorato duro per conquistarselo. Abbiamo tutti fatto grossi sacrifici per diventare calciatori professionisti. Lasciare casa quando eravamo molto giovani, per esempio, è stata molto dura. Io e Mathias avevamo 16 anni quando andammo in Spagna e, se già era difficile per noi, lo è stato ancor di più per i nostri genitori. Ma ultimamente hanno capito che sfondare nel calcio è una battaglia, niente arriva facilmente».

>

Leggi anche

Calcio
Il Real Madrid ha pubblicato un libro ufficiale che costa 6mila euro
Si chiama Corazón Blanco ed è un progetto che va molto al di là di un semplice racconto della storia del club.
di Redazione Undici
Calcio
Ci sono delle app che permettono di giocare a calcio anche senza essere tesserati per i club, e stanno diventando sempre più popolari
Nate dopo il Covid per la voglia delle persone di tornare a giocare, sono diventate un punto di riferimento soprattutto nelle grandi città francesi.
di Redazione Undici
Calcio
Semih Kilicsoy è una grande sorpresa, ma non è esattamente sbucato fuori dal nulla
L'attaccante del Cagliari, grande rivelazione degli ultimi turni di campionato del 2025, è uno dei talenti più interessanti prodotti dal calcio turco.
di Redazione Undici
Calcio
La Coppa d’Africa ha un grande problema: gli stadi sono mezzi vuoti nonostante i biglietti risultino sold out
Si sono quindi creati dei casi paradossali, come nell'esordio dell'Algeria dove c'erano quasi diecimila persone in meno rispetto a quelle previste
di Redazione Undici