Il Cincinnati è un esempio del futuro del calcio statunitense

A che punto è il calcio negli Stati Uniti? Mentre si ragiona sul processo di crescita del calcio negli Usa, un andamento lento ma costante negli ultimi due decenni, a Cincinnati circa 32.000 persone sono andate allo stadio per il match di Us Open Cup tra la squadra locale e i Chicago Fire. È sempre più evidente che la definizione di “bad soccer market” legata in passato al mondo del calcio sta per essere definitivamente superata. Il Football Club Cincinnati, ad esempio, esiste soltanto da due anni, e ha cominciato a disputare gare ufficiali soltanto negli ultimi 15 mesi. Mentre per i locals Cincinnati aveva fama di grande piazza già da tempo, per il resto degli amanti del calcio statunitense si tratta di una realtà sorprendente.

Già alla seconda partita interna mai disputata, Cincinnati aveva fatto registrare il record di presenze della Usl – il terzo livello dei dei campionati americani – con 20.497 spettatori, record stabilito nella gara interna giocata contro il Louisville City Fc. Quel record è stato battuto numerose volte, arrivando fino ai 30.187 spettatori fatti registrare durante le gare di playoff di Usl. Venerdì, nella sfida contro i Chicago Fire, hanno raggiunto il loro massimo storico, un dato che risulta essere anche il secondo più alto mai fatto registrare nella competizione. Meglio avevano fatto soltanto i Seattle Sounders durante la finale della Coppa nel 2011.

Cincinnati ha battuto i Chicago Fire ai calci di rigore grazie alle parate di Mitch Hildebrandt, e proseguirà la propria corsa alla vittoria della Us Open Cup. Il torneo è uno dei migliori spot per il calcio statunitense, con la possibilità di qualificazione aperte anche ai club amatoriali,  introducendo gradualmente le migliori franchigie della Mls. Le gare di Coppa sono state trasmesse in tv a partire dal 2009, ma i sedicesimi di finale non hanno sempre grossa risonanza; questa volta, grazie a uno slot libero nella programmazione di Espn, il match è stato trasmesso anche in diretta.

La gara è stata un ottimo show per la Us Open Cup: Bastian Schweinsteiger, ad esempio, ha giocato tutti i 120 minuti del match. Cincinnati è andata prima in difficoltà contro una squadra di categoria superiore, ma ha saputo riprendere ad attaccare anche grazie a una serie di cambi offensivi apportati dall’allenatore Alan Koch. Soltanto la bravura del portiere di Chicago Matt Lampson ha permesso ai Fire di arrivare fino ai supplementari. Nel prossimo turno il club dell’Ohio affronterà i Miami Fc allenati da Alessandro Nesta e di proprietà di Paolo Maldini, che si è qualificato battendo ai rigori gli Atlanta United.