Dopo sei giornate di Liga l’Atlético Madrid è secondo, alle spalle del solo Barcellona che guida la classifica con 18 punti, a punteggio pieno. I Colchoneros hanno 14 punti, frutto di quattro vittorie e due pareggi, e non hanno ancora perso nonostante un inizio di stagione non semplicissimo. Gli uomini di Simeone hanno aperto il campionato con tre trasferte, per avere il tempo di ultimare i lavori del nuovo stadio, il Wanda Metropolitano. Tra l’altro hanno già giocato su due campi difficili come il Mestalla di Valencia e il San Mamés di Bilbao, mentre da quando è stato inaugurato il Wanda Metropolitano sono arrivati solo successi, di cui uno prestigioso nell’ultimo turno contro il Siviglia del Toto Berizzo.

Il rendimento di questo inizio di stagione è la miglior premessa possibile per l’Atlético Madrid: l’ultima volta che è stato così in alto a questo punto del campionato era la stagione 2013/14, quella dell’ultimo trionfo in Liga. Anche quell’anno, dopo sei giornate, in testa c’era il Barcellona, allenato da Gerardo Martino. La squadra di Simeone è cambiata molto da allora: prima era una squadra quasi esclusivamente reattiva, che puntava su un gioco molto fisico per schiacciare gli avversari in ogni zona di campo. Due giocatori simbolo di quella Liga vinta all’ultima giornata erano Raúl García e Diego Costa: due colossi che non hanno mai risparmiato una goccia di sudore. Oggi i Colchoneros, pur mantenendo nel dna una traccia del passato recente, provano spesso un gioco meno diretto e più palleggiato, cercando il fraseggio anche in spazi stretti per creare un vantaggio. Un sistema diverso che punta a valorizzare i talenti sbarazzini di ragazzi imprevedibili come Griezmann e Ferreira Carrasco.


In più, come sottolinea il Guardian, nelle ultime settimane Simeone si è prodigato in un turnover molto attento, in cui sono coinvolti quasi tutti gli uomini della rosa. Sabato, contro il Siviglia, la formazione era diversa per cinque undicesimi rispetto a quella che aveva giocato l’infrasettimanale. In ogni giornata ci sono sempre almeno due sostituzioni, e solo Koke e Saul – tra i giocatori di movimento – hanno giocato dall’inizio tutte le partite stagionali. Il Cholo sta cercando soluzioni per non arrivare senza fiato agli appuntamenti più importanti della stagione, sfruttando la lunghezza di una rosa che a gennaio sarà migliorata dagli acquisti di Vitolo e Diego Costa. Un inizio con il piede giusto, turn over e stadio nuovo: nella lotta per il titolo bisogna fare i conti anche con l’Atlético.

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