Il Liverpool è a quota due punti dopo le prime due gare dei gironi di Champions League. Non è esattamente quello che si aspettavano i tifosi dei Reds, e forse anche Jürgen Klopp aveva in mente un percorso diverso. Dopo il pareggio di ieri in casa dello Spartak Mosca, con i russi in vantaggio grazie a una rete su punizione dell’ex Shakhtar e Sampdoria Fernando, il tecnico tedesco ha dichiarato: «Conosco molto bene la pressione, ho dovuto lavorarci per tutta la mia vita per ragioni differenti. La pressione quando è quella giusta è positiva, ma quando arriva senza motivo, beh, sono bravo a ignorarla. Noi vogliamo vincere e sappiamo che dipende soltanto da noi, ma ho detto ai ragazzi prima della partita che non siamo gli Harlem Globetrotters. Noi andiamo in campo per il risultato, e mi è piaciuto come abbiamo lottato per ottenerlo. Certo sarebbe stato meglio arrivarci in maniera più pulita, ma dopo una serie di gare non esaltanti devi ricominciare a combattere, ed è quello che abbiamo fatto».
If you want to talk results, we’ve won 4,211 consecutive games @LFC https://t.co/7ON3eaMMJW
— Harlem Globetrotters (@Globies) 26 settembre 2017
Le dichiarazioni di Klopp hanno “indispettito” gli Harlem Globetrotters che hanno replicato ricordando al tecnico del Liverpool il numero di vittorie consecutive ottenute durante la loro storia: «Se vuoi ottenere risultati noi abbiamo vinto 4.211 gare consecutive».
Tra atletismo e comicità, i Globetrotters nascono nel 1927 da un’idea di Abe Saperstein, hanno giocato in oltre 100 nazioni in tutto il mondo e disputato più di 20.000 partite. Le prime gare le disputarono con il nome di Giles Post, poi trasformato da Saperstein nell’attuale dicitura. Dopo la Seconda guerra mondiale quella dei Globetrotters è diventata una vera realtà giramondo, tanto che nel 1951 bucarono la cortina di ferro, arrivando a giocare a Berlino Est. Tra fila del team hanno giocato anche grandi nomi del basket moderno come Wilt “The Stilt” Chamberlain, Goose Tatum e Jamario Moon.