Ribery è ancora arrabbiato per il Pallone d’oro 2013

di Redazione Undici 09 Gennaio 2018 alle 13:07

Franck Ribery ha 34 anni e attualmente è uno dei giocatori con il minutaggio più basso nella rosa del Bayern Monaco: meno di 900 minuti giocati nella prima parte di stagione in Baviera, con un solo gol, realizzato in Coppa di Germania. È palese come l’epoca migliore del francese sia ormai alle spalle, e questo non fa che aumentare i rimpianti del giocatore: su tutti, il Pallone d’oro del 2013. Il premio fu vinto da Cristiano Ronaldo, con qualche centinaio di voti di distacco su Lionel Messi e lo stesso Ribery. L’esterno francese, pur essendo arrivato terzo, considera quel risultato «un’ingiustizia». L’annata lo aveva visto assoluto protagonista nel Treble del Bayern Monaco, vincitore di Champions League, Bundesliga e Dfb Pokal. A cinque anni di distanza, la delusione rimane intatta, soprattutto perché, secondo Ribery, i suoi compatrioti avrebbero avuto un ruolo negativo nella storia.

In un’intervista con l’ex compagno di Nazionale Olivier Dacourt, andata in onda su Canal+ per Canal Football Club, Ribery ha spiegato: «È stato un periodo difficile, incomprensibile. Avevo vinto ogni trofeo, non avrei potuto fare di più, per me è stato come una rapina. Soprattutto non avevo tutto il mio Paese con me, ho visto con i miei occhi i francesi volere che Cristiano vincesse. I portoghesi avrebbero voluto che a vincere fosse Ribery o Messi? Impossibile. Pensi che in Argentina volessero Ribery o Ronaldo vincente? Impossibile».

All’epoca, il premio era ancora assegnato congiuntamente da France Football e dalla Fifa, e ciò significa che gli allenatori e i capitani delle Nazionali avevano diritto di voto, così come la giuria specializzata. Quell’anno Ribery, arrivato soltanto terzo nella classifica finale del Pallone d’oro con circa duecento voti di distacco da Cr7, aveva vinto il premio Uefa per il miglior giocatore dell’anno.

>

Leggi anche

Calcio
Nel campionato dell’Arabia Saudita sono arrivati i primi investitori stranieri e hanno già cominciato a cambiare un po’ di cose
Il fondo sovrano PIF ha smesso di elargire senza ritorno, per questo i club hanno bisogno di nuovi capitali dall'estero
di Redazione Undici
Calcio
La crisi economica del Barcellona sta mettendo in grande difficoltà la squadra di basket e quella di calcio femminile
I problemi finanziari dei blaugrana si ripercuotono sull'intera polisportiva. Tra budget tagliati e calciomercato al risparmio.
di Redazione Undici
Calcio
L’Europeo dell’Italia ha avuto un impatto culturale dentro e fuori il calcio femminile, intervista a Laura Giuliani
Il portiere delle Azzurre racconta la sua estate indimenticabile, la sua carriera al Milan, le prospettive sue, del club rossonero e di tutto il movimento.
di Jacopo Morelli
Calcio
Piccolo atlante per orientarsi tra i tantissimi giocatori che si sono trasferiti in Turchia durante il calciomercato 2025
Non solo Osimhen al Galatasaray, Skriniar e Durán al Fenerbahce: anche altri club della Süper Lïg hanno concluso affari importanti.
di Redazione Undici