Ferreira Carrasco spiega la decisione di trasferirsi in Cina

A 24 anni, il belga ha scelto di lasciare l'Atlético Madrid per il Dalian Yifang.
di Redazione Undici
27 Febbraio 2018

Una doppia operazione di mercato ha movimentato la vigilia dell’inizio del campionato cinese, in programma nel weekend: il Dalian Yifang, formazione neopromossa di proprietà del gruppo Wanda, ha acquistato dall’Atlético Madrid Yannick Ferreira Carrasco e Nico Gaitán. Si parla – ma non sono cifre ufficiali – di quasi cinquanta milioni di euro sborsati per il tesseramento dei due calciatori. Il gruppo Wanda, peraltro, sponsorizza il Metropolitano, lo stadio dei colchoneros, ma nelle ultime settimane ha annunciato che venderà le quote che possiede del club (il 17 per cento).

Gaitán, 30 anni, era fuori dal progetto di Simeone, ma per Carrasco la situazione era diversa – 4 gol in 28 partite con l’Atlético in questa stagione. Il belga, che segnò l’1-1 nella finale di Champions del 2016 contro il Real Madrid, ha ancora 24 anni, e quindi è nel momento più delicato della sua maturazione: la decisione di trasferirsi in Cina ha perciò colto di sorpresa in molti. Al punto che lo stesso Carrasco ha voluto spiegare la sua scelta. «Ho deciso di lasciare l’Atlético e cominciare una nuova avventura con il Dalian Yifang, per sposare il progetto del gruppo Wanda. Il campionato cinese è in espansione, le condizioni di lavoro eccellenti, le nuove infrastrutture sono moderne. Il livello di gioco migliora di stagione in stagione. L’offerta del club indica una grande fiducia in me, e io ho l’opportunità di sviluppare le mie qualità. Insieme a giocatori come Hulk, Lavezzi e Witsel, contribuirò a migliorare il calcio in un Paese con una grande passione per il calcio. Oltre il calcio, che rimane la mia priorità, questo Paese offre anche l’opportunità di evolvermi personalmente, anche per progetti professionali che sono molto importanti per me».

Carrasco, continua, crede di restare in lizza per le convocazioni della Nazionale belga in vista del Mondiale in Russia: «La mia distanza dal continente europeo non significa che la mia ambizione di partecipare ai Mondiali si sia affievolita. Mi impegnerò per dimostrare al ct della Nazionale belga di essere pronto a partecipare alla Coppa del mondo questa estate».

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