L’espressione “parcheggiare il bus” l’ha coniata Mourinho

L'allenatore portoghese, nel 2004, la pronunciò, riferendosi agli avversari, dopo uno 0-0 contro il Tottenham.
di Redazione Undici 03 Aprile 2018 alle 12:26

Nell’ultimo weekend, il Manchester United ha battuto 2-0 lo Swansea, confermando la propria solidità difensiva: i Red Devils, secondi in classifica, sono la seconda miglior difesa della Premier, dietro il City capolista. Numeri che però non convincono i media inglesi e buona parte dei commentatori, poco entusiasti del gioco, storicamente speculativo, messo in mostra da José Mourinho. Alle numerose critiche che gli sono piovute negli ultimi mesi, Mou ha risposto: «Capisco la frustrazione, capisco la tristezza per essere stati eliminati dalla Champions League, ma non comprendo altre cose. Ovviamente in futuro vogliamo avere 19 squadre sotto di noi in classifica, ma la realtà è questa e chi ha cervello, buon senso e conoscenza dello sport sa che siamo in una fase di transizione».

Nonostante due Champions League vinte con Porto e Inter e otto titoli nazionali tra Portogallo, Inghilterra, Italia e Spagna, Mourinho è considerato da molti un allenatore difensivista che preferisce “annullare” il gioco della squadra avversaria piuttosto che imporre il proprio. Un’espressione spesso riferita al tecnico portoghese, infatti, è “park the bus”, “parcheggiare il bus”, cioè difendersi con tanti uomini per evitare di subire gol. Un’espressione che, in realtà, è stata coniata dallo stesso Mourinho, al suo primo anno da allenatore del Chelsea. La pronunciò nel settembre 2004, dopo uno 0-0 contro il Tottenham, contestando l’atteggiamento degli avversari. «Come diciamo in Portogallo, hanno parcheggiato il bus davanti alla porta. Se fossi un tifoso, sarei arrabbiato per aver speso 50 sterline per vedere gli Spurs difendere. Solo una squadra ha cercato di vincere la partita, mentre loro hanno solo provato a non prendere gol. Non è leale. Cadevano a terra come morti e ci restavano per cinque minuti, anche i cambi duravano cinque minuti, lo hanno fatto per tutto il tempo. Abbiamo giocato un grande calcio e creato tante occasioni, non ho rimpianti per la prestazione dei miei giocatori. Alla fine della stagione 2004/05, il Chelsea vinse la Premier League con 95 punti, 72 gol fatti e appena 15 subiti.

>

Leggi anche

Calcio
Nel derby di Manchester contro lo United, Erling Haaland ha dimostrato ancora una volta di essere un vero e proprio fuoriclasse
Anche contro lo United una doppietta da trascinatore assoluto, portandolo a 15 gol nelle ultime 10 gare disputate: il norvegese è di un'altra dimensione.
di Redazione Undici
Calcio
Luka Modric è già il centro di gravità del Milan, e non era una cosa così scontata
Il fuoriclasse croato, a quarant'anni compiuti, non esce mai dal campo, guida il gioco dei rossoneri ed è pure decisivo in zona-gol.
di Redazione Undici
Calcio
Nella scorsa stagione il Valencia si è salvato grazie a uno staff tecnico composto da universitari
La storia dell'allenatore Corberán e dei suoi collaboratori parte da una delle accademie più famose del mondo
di Redazione Undici
Calcio
I tifosi del Borussia Dortmund hanno criticato il loro club per la nuova seconda maglia, che secondo loro è «la peggiore della Bundesliga»
I colori e design della divisa sarebbero troppo distanti dai valori e dalla tradizione del club
di Redazione Undici