La guerra tra una squadra inglese e un fondo newyorchese

Il Dulwich Hamlet, club fondato 125 anni fa, è stato "sfrattato" dal suo stadio, di proprietà di un fondo d'investimento americano.

Il Dulwich Hamlet è blu e rosa, ha uno stemma con numerosi riferimenti nobiliari (una corona, un’armatura, due torri e il ponte levatoio di un castello) ed è stato fondato nel 1893. Dal 1912 gioca le sue partite casalinghe a Champion Hill, uno stadio situato a Southwark, nel sud di Londra, ma al contrario della signorilità del suo logo è una squadra di Non-League che milita nella settima serie del calcio inglese, con un pubblico di sinistra, anti discriminazioni e anti omofobia, che aiuta la comunità locale e i rifugiati siriani. Ora sta lottando per la sua sopravvivenza: dal 5 di marzo è stato “sfrattato” dalla sua storica casa per volere di un fondo d’investimento statunitense.

Alcuni giocatori del Dulwich Hamlet con la Fa Cup per amatori vinta nel 1937 a Upton Park

Nel 2014 Champion Hill è diventato di proprietà di Meadow Partners, un fondo di New York, che l’ha comprato per 5,7 milioni di sterline. Il piano degli americani era (e rimane) costruire una zona residenziale da 80 milioni al posto dello stadio e di trasferire il Dulwich Hamlet in un altro impianto, giudicato però troppo piccolo da una società che in questa stagione di campionato ha tenuto una media spettatori di 1529, più di alcuni club di League Two, la quarta serie inglese. Per questo il mese scorso il Dulwich ha ricevuto un’inattesa bolletta di 121 mila sterline per l’affitto retrodatato e, non potendo coprire la spesa, ha dovuto chiedere ospitalità a una società vicina, il Tooting and Mitcham. Non solo: Meadow Partners ha registrato i marchi “Dulwich Hamlet Football Club”, “The Hamlet” e “DHFC”, obbligando – decisione già revocata – la società a rinunciare a 125 anni di storia cambiando immediatamente nome.

Al fianco del Dulwich Hamlet ci sono, oltre ai tifosi che hanno lanciato una campagna per salvare il club, il sindaco di Londra Sadiq Khan, l’ex attaccante della Nazionale inglese Gary Lineker e soprattutto l’ex difensore del Manchester United Rio Ferdinand, amico di lunga data dell’allenatore della squadra, Gavin Rose. Ferdinand ha provato ad acquistare Champion Hill con la sua società immobiliare Legacy per 10 milioni di sterline, ma Meadow Partners ne chiede almeno 13 e la trattativa non si è ancora sbloccata.

Intanto sabato 28 aprile il Dulwich Hamlet, secondo in classifica nella Bostik Premier League con 91 punti, si giocherà la promozione nell’ultima sfida casalinga (nello stadio dei “cugini”, a nove miglia da Champion Hill) della stagione contro il Margate sesto a quota 76. La versione americana dell’HuffPost ha pubblicato un reportage sulla storia del club blu e rosa sottolineando la grande importanza sociale che la squadra ricopre per la comunità del quartiere e intervistando, tra gli altri, un tifoso 98enne di nome Bill Kirby, la cui prima volta a vedere il Dulwich risale al 1932. Kirby ha raccontato di ricordarsi partite con 10 mila spettatori, treni speciali per andare a vedere i derby contro il Wimbledon e la vittoria della Fa Cup per gli amatori del 1937, la quarta (e ultima) nella storia della società: «Se devo essere onesto, non avevo ancora 18 anni, ma quella notte tornai a casa veramente ubriaco».

Il Dulwich Hamlet è noto anche per essere gemellato con l’Altona 93, una polisportiva di Amburgo fondata 17 anni prima del St Pauli e molto simile per tifoseria e impegno politico/sociale. Nel 2015 il Dulwich ha ospitato per un’amichevole lo Stonewall Fc, la prima squadra di calcio gay della Gran Bretagna, con il ricavato dell’incontro devoluto alla Elton John Aids Foundation.

Un documentario in slowmotion da Champion Hill