Il momento di Politano

Lo straordinario scorcio di stagione del giocatore del Sassuolo, che Iachini ha rivitalizzato cambiando modulo per esaltarne le doti.
di Oscar Cini 26 Aprile 2018 alle 09:37

Poche settimane fa il Sassuolo era pienamente coinvolto nella lotta retrocessione. Le sconfitte con Bologna e Lazio, più il pareggio interno con la Spal, avevano trascinato la squadra di Iachini in basso in classifica, con poche idee e nessun salvatore all’orizzonte. Nemmeno Politano: contro la Spal sbaglia un calcio di rigore alla fine del primo tempo, nella partita che forse è la peggior prestazione di squadra e singolo della stagione. Eppure, nel 4-3-3 di Iachini che deve fare a meno di Berardi squalificato, il peso offensivo non può che ricadere su di lui. Politano ha cominciato a giocare a calcio facendo l’esterno alto, ma in B si è ritrovato anche a giocare largo nel 4-4-2. Ma nessuno di questi ruoli ha segnato la svolta, impressa da Iachini, che ha deciso di affiancarlo a Babacar, trasformandolo di fatto in seconda punta e virando verso un 3-5-2 in cui il ragazzo cresciuto nelle giovanili della Roma è l’unica certezza, con l’ex Fiorentina e Berardi a contendersi l’altra maglia da titolare.

Nelle ultime sette gare, quelle dal cambio di modulo in poi, i neroverdi hanno collezionato 3 vittorie e 4 pareggi, fermato Napoli e Milan, battuto la Fiorentina e migliorato la classifica che li vede ora a quota 37, potenzialmente salvi e a meno 3 punti dalla canonica quota 40. In tutto questo le prestazioni del singolo stanno virando verso un’eccellenza prima vista soltanto in maniera altalenate. Cinque gol, un assist, una doppietta contro il Benevento e il ruolo conclamato di protagonista assoluto stanno portando Politano a un livello che lo rende uno dei potenziali elementi d’interesse nel mercato estivo di A. Una media WhoScored di 7,6 ma, soprattutto, un contributo offensivo che è vita pura per l’attacco meno prolifico del campionato. Una puntura di adrenalina nel cuore di una squadra depressa e senza vitalità.

La rete contro la Fiorentina, con un sinistro magnifico bello da guardare e riguardare

Nella gara contro la Fiorentina Politano fallisce prima un’occasione molto facile: a tu per tu con Dragowski, gli spara addosso di sinistro, invece di provare a piazzare il pallone in diagonale. È un errore strano per un giocatore capace di indirizzare il pallone a suo piacimento con entrambi i piedi. Nella sfida contro il Benevento, in quella che solo apparentemente è una partita minore – che serve comunque per dirimere alcune delle questioni sospese in fatto di salvezza – Iachini si affida ancora a lui in appoggio a Babacar. Dopo sarà il momento di fare coppia con Berardi. Sin dall’inizio il movimento a venire in contro per aiutare la circolazione del pallone è utile per aprire spazi in cui possono infilarsi le mezzali, in particolare Cassata che spreca la prima vera occasione della gara. Quando viene servito alle spalle del centrocampo avversario, Politano diventa immediatamente pericoloso grazie alla capacità di conduzione del pallone tra le linee e l’imprevedibilità del suo dribbling (in media due riusciti a partita, tra i primi 20 della A nel fondamentale).

Contro gli stregoni segna prima il gol del pareggio arrivando in corsa, impattando il pallone di destro su assist di Babacar dal fondo. Un gol non difficile ma comunque apprezzabile per coordinazione e rete con il piede “sbagliato” – anche se Politano sembra avere la medesima dose di qualità in entrambi gli arti inferiori. Tra inizio primo tempo e metà della ripresa il giocatore scuola Roma sembra essere onnipresente; non c’è giocata del Sassuolo che non cominci o finisca con il suo contributo. Quando al 64′ viene servito in campo aperto dall’attaccante senegalese e si trova a tu per tu con Puggioni, ha la freddezza di guardare il portiere e poi scegliere il tocco sotto per batterlo con una facilità che è solo negli occhi di noi che guardiamo.

In 3 occasioni il protagonista è lui per tre volte

A San Siro contro il Milan, in una sfida che ancora era capitale per la gestione del distacco dalla zona salvezza, soltanto Consigli ha fatto meglio di quello che un tempo era un esterno a tutta fascia. Un tiro da lontanissimo impensierisce Donnarumma nel primo tempo, un paio di buone giocate e per finire il destro che batte il portiere del Milan. Un tiro a incrociare, ancora con il piede non preferito, per dimostrare quanta precisione possegga quando si parla di esecuzione. Non solo un gol bello, ma una rete che ci ricorda che l’anno precedente, sempre a San Siro, Politano era riuscito a pareggiare il gol iniziale di Bonaventura.

La sua tecnica individuale può essere condensata in poche immagini. Più precisamente sono: un cross arcuato con il sinistro che finisce proprio sopra la testa di Paolo Cannavaro; un tocco delicato come lanugine con cui premia un taglio di Defrel mandandolo in gol contro la Lazio e un sinistro in corsa che batte il portiere con la semplicità di una rete segnata durante il calcetto infrasettimanale con gli amici delle superiori. La facilità con cui effettua certe giocate ci dice molto di più dei numeri che leggiamo. Politano ha un talento reticente alle grandi luci, un po’ offuscato dall’uggiosità della vita di provincia. Ma sembra finalmente arrivato il momento di rapportarci a questo ragazzo come a una piccola gemma in divenire, con un sinistro brillante, la testa pulita e la voglia di arrivare a piacere finalmente a una grande.

Un mix di giocate di alto livello
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