Tre cose sulla trentacinquesima giornata di Serie A

Giovanni Simeone sigla il suo record di gol stagionali e affossa le speranze scudetto del Napoli, Icardi non basta all'Inter contro la Juventus e il Chievo ora rischia la retrocessione.

Simeone-Sarri 3-0

La stanchezza di Giovanni Simeone al 92′ di Fiorentina-Napoli è la stessa stanchezza – fisica ma soprattutto mentale – dei partenopei, che a una settimana dall’1-0 sulla Juventus tornano a meno quattro in classifica dai bianconeri e vedono sfumare forse definitivamente tutti i sogni scudetto. Simeone scatta in posizione regolare e corre – anzi, prova a correre – verso la porta di Pepe Reina con Mario Rui, altrettanto stravolto, che cerca di fermarlo. Il Cholito, già autore di una doppietta, è furbo a rallentare, quasi in surplace, per poi ripartire con un tocco di destro decisivo che gli permette di allontanare la palla dal difensore del Napoli e colpire di sinistro, con le ultimissime energie rimaste, per il 3-0 finale e la tripletta personale.

La domenica perfetta del Cholito, abile a inserirsi negli spazi e letale in area di rigore

Nella domenica che ribalta un’altra volta il destino del campionato, Giovanni Simeone batte praticamente da solo la squadra di Maurizio Sarri (che ha una grande colpa: aver tolto Jorginho e non un attaccante dopo l’espulsione di Kalidou Koulibaly), provocando il cartellino rosso del difensore senegalese che indirizza la sfida dopo pochi minuti e raggiungendo quota 13 gol stagionali in Serie A, il suo nuovo record.

Icardi-Juventus 2-3

A qualcuno le lacrime di Mauro Icardi dopo la sconfitta dell’Inter contro la Juventus per 3-2 avranno ricordato quelle di un altro grande attaccante nerazzurro, Ronaldo, nel celebre 5 maggio 2002. In palio in quell’occasione c’era la vittoria del campionato, mentre questa volta “solo” il quarto posto e la qualificazione alla prossima Champions League. Icardi piange perché consapevole che, con quattro punti da recuperare a Roma e Lazio in tre giornate, il traguardo stagionale della squadra di Luciano Spalletti ora è più lontano. Ma piange anche perché conscio di aver dato tutto, in 10 contro 11, in un match che lo ha visto autore di un gol e di un passaggio chiave, lottatore con due falli subiti e quasi decisivo con la seconda valutazione su WhoScored più alta tra i suoi compagni, 7.39.

I tifosi interisti, che spesso in passato non sono stati gentili con Icardi, “accusato” di partecipare poco al gioco nerazzurro a fronte di 108 gol in 187 partite in carriera in Serie A, stanno iniziando a vedere in lui quel leader che mancava dai tempi di Javier Zanetti.

Il Chievo Verona in zona retrocessione

Le vittorie di Spal (3-1 a Verona contro l’Hellas) e Crotone (4-1 in casa sul Sassuolo) lasciano, per la prima volta quest’anno, il Chievo Verona in zona retrocessione con 31 punti conquistati in 35 giornate. I gialloblu, sconfitti 4-1 a Roma nel primo anticipo del sabato, hanno esonerato Rolando Maran promuovendo dalla Primavera Lorenzo D’Anna, 161 presenze di cui 136 da capitano con la maglia del Chievo tra il 1994 e il 2007. Contro ogni pronostico che si potesse fare l’estate scorsa, a tre giornate dalla fine del campionato la squadra veneta rischia veramente di scendere in Serie B dopo dieci stagioni consecutive nel massimo campionato.

Il gol di Stephan El Shaarawy in Roma-Chievo 4-1 ricorda quelli segnati con la maglia del Milan nella prima parte della stagione 2012/13, prima dell’arrivo di Mario Balotelli: discesa sulla fascia sinistra e gol a giro di destro

Dal 25 novembre 2017 a oggi il Chievo ha vinto solo tre partite: 2-1 contro la Spal, 2-1 contro il Cagliari a metà febbraio e 2-1 contro la Sampdoria a Pasqua. A suon di pareggi e sconfitte (anche sfortunate, come quelle subìte in rimonta contro Milan e Napoli), Sergio Pellissier e compagni sono stati pian piano risucchiati nelle zone più basse della classifica e al momento sarebbero virtualmente retrocessi. Ma, considerando Benevento ed Hellas spacciati, la lotta salvezza coinvolge anche Udinese e Crotone (34 punti), Cagliari (33) e Spal (32): saranno decisivi gli ultimi tre turni e, sulla carta, il Chievo ha un calendario alla portata, dovendo affrontare i pitagorici e le streghe in casa oltre al Bologna in trasferta. All’andata, però, sono arrivate tre sconfitte.