Tim Cahill ha 38 anni ed è un centrocampista offensivo del Millwall e della Nazionale australiana. Con la maglia dei Socceroos detiene il record di gol (48 dal 2004 a oggi) ed è secondo tra i giocatori con più presenze, 100, alle spalle del portiere Mark Schwarzer, 109 dal 1993 al 2013.
Nel pieno della sua carriera, Cahill ha giocato nell’Everton segnando 68 reti in 277 partite. L’australiano è arrivato a Liverpool nel 2004/05 e se n’è andato, un po’ a sorpresa, alla fine della stagione 2011/12, quando aveva 32 anni, per trasferirsi ai New York Red Bulls. Una decisione che adesso, in un’intervista al numero di Four Four Two in uscita a giugno, Cahill ha motivato così: «Se ho mai giocato con il jet leg? Al 100%. Quando giochi per l’Australia e in Premier League è un disastro. Finisci una partita il sabato, voli la domenica, sei lì il lunedì e ti alleni il martedì, quindi giochi il mercoledì e torni indietro perché hai un altro incontro la domenica. Ai tempi dell’Everton l’ho fatto così tante volte che ho cercato di prendere la decisione migliore per la mia carriera. È il grande motivo per cui ho lasciato l’Everton».
Tutti i 68 gol di Cahill con la maglia dell’Everton
Cahill ha rivelato anche lo stupore dei suoi compagni al momento dell’annuncio del suo addio: «Alcuni erano scioccati perché non l’avevo detto a nessuno, è successo tutto velocemente e in silenzio, perché questo è il mio modo di fare le cose. Mi ricordo che ero in palestra con Joleon Lescott, Tony Hibbert e Leon Osman e ho detto: “Me ne vado”. E loro: “Cosa?! Dove vai?”. “A New York, verrà annunciato tra un’ora”. Erano increduli, Jagielka si è girato, mi ha dato uno schiaffo e mi ha detto: “Niente mi stupisce di più delle tue decisioni”. Una settimana prima stavo giocando in Premier League, quella dopo ero in Mls. Ma volevo vivere una nuova avventura».
Ai Red Bulls Cahill ha giocato tre stagioni segnando 16 volte in 72 presenze. Nel 2015 è andato in Cina, allo Shanghai Greenland, e nel 2016 si è trasferito in patria, al Melbourne City. Da gennaio 2018 è tornato al Millwall, nella seconda lega inglese, il suo primo club da calciatore professionista.