Il Nordsjælland è la prima squadra ad aderire a Common Goal

Il progetto − donare l'1% dello stipendio dei calciatori in beneficenza − è stato lanciato nell'agosto 2017 da Juan Mata.

Il Nordsjælland è una squadra danese fondata nel 1991 che nel 2012/13 ha affrontato la Juventus nei gironi di Champions League, pareggiando 1-1 in casa e perdendo 4-0 a Torino. Quest’anno è arrivata terza nel suo campionato alle spalle del Brondby e del Copenaghen e in rosa ha per lo più giocatori scandinavi, con l’eccezione del difensore croato Karlo Bartolec, degli attaccanti ghanesi Ernest Asante e Godsway Donyoh e del giovane americano Jonathan Amon. L’allenatore è Kasper Hjulmand, che in carriera ha sempre giocato in Danimarca e, nel 2014/15, ha allenato il Mainz.

Hjulmand è stato uno dei primi ad aderire al progetto Common Goal, lanciato nell’agosto 2017 dall’ala spagnola Juan Mata con un articolo su The Players’ Tribune. I membri di Common Goal, tra cui ci sono anche anche Giorgio Chiellini, Mats Hummels, Kasper Schmeichel, Shinji Kagawa, l’allenatore dell’Hoffenheim Julian Nagelsmann e il presidente della Uefa Alexander Ceferin, sono calciatori o personaggi del mondo del pallone che hanno deciso di donare l’1% del proprio stipendio a organizzazioni benefiche per combattere le sfide sociali del mondo contemporaneo: povertà, malattie infettive, disparità di genere e disoccupazione giovanile.

Il video con cui il Nordsjælland ha annunciato la notizia

Pochi giorni fa il Nordsjælland è diventata la prima squadra intera a iscriversi a Common Goal: l’1% della spesa per gli ingaggi di tutti i giocatori verrà devoluto al progetto di Mata, che fa parte dell’associazione Streetfootballworld. «Siamo fieri di essere la prima squadra ad aderire a Common Goal. Sappiamo che altri club in campionati anche più grandi vi entreranno a breve. Per noi non era importante essere i primi, è importante che tra noi e Common Goal ci siano gli stessi valori. Volevamo farlo e lo abbiamo fatto», si legge nel comunicato del club danese.