In tempi di Var, goal line technology e innovazioni sempre più all’avanguardia, anche un’invenzione banale e a basso costo come gli spray in dotazione agli arbitri è diventata una costante nei campi da calcio. Fu introdotto per la prima volta – e da lì mantenuto in tutte le competizioni principali nazionali, Uefa e Fifa – ai Mondiali del 2014 in Brasile. La sua ragione d’essere è semplice: segnare con precisione il punto di battuta del calcio di punizione e mantenere a debita distanza la barriera. Un’idea tanto semplice quanto efficace – almeno fino al “sabotaggio” di Cesc Fàbregas. Il centrocampista del Chelsea, durante l’ultima partita di Premier contro l’Everton, ha sollevato lo spray che l’arbitro aveva disposto sull’erba e lo ha collocato più avanti.
Referee sprays grass. Fabregas PICKS UP SPRAY and places it further forward to gain a yard at a free kick. Have you ever seen a more petty form of cheating? Desperate, cynical club. @ChelseaFC @premierleague @SkySports pic.twitter.com/AV9nQyl0yT
— North Bank Nadim (@NorthBankNadim) 11 novembre 2018