Fred nello United non gioca mai

Costato 59 milioni di euro, il brasiliano è diventato un caso.
di Redazione Undici 27 Febbraio 2019 alle 11:30

In 14 partite, Ole Gunnar Solskjaer ha dato una sterzata notevole alla stagione del Manchester United. Nelle competizioni nazionali è ancora imbattuto – 11 vinte e 2 pareggiate, per una media punti che supera i 2,5 – e tutto l’ambiente United sembra beneficiarne. «Ci sarà un’insurrezione se Solskjaer non dovesse essere confermato come allenatore a tempo pieno», ha detto Gary Neville. «L’atmosfera a Old Trafford è una delle migliori che abbia visto negli ultimi anni». C’è, però, un giocatore il cui destino è rimasto immutato con il cambio di guida tecnica: Fred, che in estate lo United ha pagato 59 milioni di euro – il quinto trasferimento più costoso nella storia del club. Battuta la concorrenza del City, come fu per Sánchez qualche mese prima. Eppure, in entrambi i casi, l’intuizione di mercato non ha avuto gli effetti sperati.

Che Fred non si sia integrato nella nuova realtà, dove è arrivato dallo Shakhtar, è fuor di dubbio. L’ultima partita contro il Liverpool, terminata 0-0, non ha fatto che evidenziare quanto il brasiliano sia fuori dai piani del team. Con Matic fuori dai giochi, Solskjaer ha preferito schierare dal primo minuto McTominay; durante i novanta minuti contro i Reds, poi, lo United ha perso ben tre giocatori per infortunio – Herrera, Mata e Lingard, che a sua volta era subentrato – ma Fred non si è mosso dalla panchina. Addirittura, Solskjaer ha preferito ricorrere a Andreas Pereira, quasi mai impiegato in Premier, quando Herrera ha dovuto alzare bandiera bianca dopo 21 minuti.

L’unico gol segnato da Fred con lo United, contro i Wolves a settembre

Con Solskjaer, Fred ha giocato appena tre partite, per un totale di 126 minuti. L’ultima volta in campo è stata in Fa Cup contro il Reading, il 5 gennaio, per poi non essere più utilizzato. Già con Mourinho, Fred era ai margini della squadra titolare. Solamente in due occasioni l’ex Shakhtar ha giocato interamente i 90 minuti, l’ultima delle quali ad agosto, nella rovinosa sconfitta interna contro il Tottenham. Nelle partite più importanti – come la doppia sfida contro la Juventus in Champions, o i big match di Premier – Fred non ha assaggiato il campo nemmeno per un minuto. Mourinho spiegava così il misero minutaggio del brasiliano: «Fred ci tornerà utile quando saremo difensivamente più forti, e non avremo bisogno a centrocampo di giocatori che siano più propensi a dare equilibrio alla squadra, ma di quelli capaci di far valere la propria presenza in attacco. Quando saremo più forti difensivamente, credo che gli orizzonti di Fred cambieranno completamente».

Per Mourinho, perciò, Fred era un giocatore fin troppo offensivo per giocare nella batteria dei tre centrocampisti: «È un giocatore più tecnico, con più qualità di passaggio, rispetto a Matic, Fellaini, Pogba, che sono più forti fisicamente. Fred può giocare più vicino agli uomini d’attacco». Proprio la difficoltà nel ritagliargli un ruolo tattico definito ha impedito che il brasiliano godesse di un impiego assiduo. Anche se lo ha testato sia da mezzala sia da interno in un centrocampo a due – come era abituato a utilizzarlo Fonseca nello Shakhtar – Mourinho era alle prese con una squadra in grossa difficoltà di risultati, e con complicazioni nello spogliatoio. Non aveva l’attenzione necessaria per badare alla crescita dell’ex Shakhtar, e Solskjaer, di conseguenza, non se l’è sentita di perfezionare il lavoro di inserimento di un giocatore che aveva richiesto il suo predecessore.

Per ora, allo United si limitano ad apprezzare del centrocampista brasiliano il lavoro settimanale. «Si impegna duramente, quando avrà la sua occasione, e ce l’avrà, noteremo i miglioramenti», ha detto Solskjaer. «È sempre difficile venire a giocare qui, è lo United, ci sono grosse aspettative, e poi lui non è abituato al calcio inglese. Ma è un nazionale brasiliano, ha talento. Ci sono tanti giocatori che trovano qualche difficoltà nei mesi iniziali. Uno dei miei compagni di squadra più forti, Diego Forlán, all’inizio faticava, e un altro era Verón. Due fantastici giocatori che hanno avuto bisogno di un po’ di tempo. Perciò Fred non deve preoccuparsi più di tanto, avrà la sua occasione e darà il suo contributo».

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