Cosa aspettarsi dalla 34esima giornata di Serie A

Il fascino di Inter-Juventus, l'importanza di Torino-Milan e Bologna-Empoli.

Non esiste Inter-Juve in tono minore

Pure andando al di là delle logiche del tifo, Inter-Juventus non è una partita in tono minore. Non esiste, non può esserci Inter-Juventus in tono minore. Il match di domani sera metterà di fronte due squadre con pochi obiettivi, i nerazzurri di Spalletti hanno scavato e quindi devono difendere un piccolo solco con le inseguitrici, in modo da non essere risucchiati nel buco nero di una lotta Champions apertissima – ma Torino-Milan, in questo senso, è un bel dono da parte del calendario. I neocampioni d’Italia, invece, hanno praticamente chiuso la loro annata agonistica, scenderanno in campo per approfondire alcuni temi in vista del futuro (ad esempio il tridente “leggero” con Cuadrado, Bernardeschi e Ronaldo, una delle possibili opzioni di Allegri), e per il blasone di una partita sempre suggestiva, anche quando la posta in palio non è molto consistente. Il punto è proprio questo: a differenza di quello dialettico, il duello scudetto tra nerazzurri e bianconeri non è mai realmente esistito, eppure il match di domani sera è estremamente sentito, tanto che si va verso il record di presenze e di incasso a San Siro. Inter-Juventus resta uno spettacolo nonostante la classifica, una classica assoluta del calcio italiano, sarà interessante verificare l’approccio mentale delle due squadre a questa condizione particolare, per cui il risultato non avrà alcun peso a livello statistico, eppure sarà importantissimo dal punto di vista emotivo.

Il match d’andata, deciso da Mandzukic

Torino-Milan è una partita decisiva

Il Torino in corsa per la Champions, mai successo realmente negli ultimi quarant’anni; il Milan che deve difendere il quarto posto, a sei anni dall’ultima qualificazione alla massima competizione continentale, dall’assalto dei granata ma anche di Atalanta, Roma, Lazio. Presentata così, Torino-Milan è una partita decisiva, e forse l’aggettivo è arrotondato per difetto. La squadra di Mazzarri è in corsa per un traguardo prestigioso, probabilmente inatteso a inizio campionato, non è eccessivo pensare e scrivere che la finale di Coppa Uefa del 1992 (persa contro l’Ajax di van Gaal) sia l’ultima sfida con lo stesso coefficiente di importanza. I granata si sono guadagnati questa chance con un campionato di grande qualità, non tanto per la brillantezza del gioco quanto per la solidità, la costanza nei risultati, la capacità di rialzarsi dopo i momenti negativi – la sconfitta contro il Bologna e il pareggio contro il Cagliari sembravano aver messo fine al sogno-Champions, invece no. Dall’altra parte del campo ci sarà un Milan in crisi, reduce da un periodo negativo (una vittoria nelle ultime sei partite, l’eliminazione dalla Coppa Italia) e che sembra aver smarrito compattezza e certezze. La squadra rossonera ha l’obbligo di rispondere sul campo alle difficoltà esplose dopo la rimonta invernale, la sensazione è che Gattuso abbia cambiato troppo e senza costrutto, il Milan di oggi è una squadra che fa fatica a segnare e a difendere perché non ha più un’identità chiara, definita. Le premesse non sono le migliori, soprattutto alla vigilia della sfida contro la terza miglior difesa della Serie A. Il cambio di rotta è l’unica ipotesi possibile per pensare concretamente alla Champions League.

Il Torino impone lo 0-0 al Milan: anche nel match d’andata Mazzarri celebrò la solidità della sua squadra

La lotta salvezza passa da Bologna

La Serie A ha emesso solo il verdetto più importante, tutte le altre volate sono ancora aperte, Champions, Europa League e lotta per la salvezza sono rebus da sciogliere nelle ultime cinque partite. Una spallata decisiva potrebbe arrivare da Bologna-Empoli, il primo match di questo 34esimo turno: sabato alle 15, i rossoblu si giocano un vero e proprio match point in casa, una vittoria contro gli uomini di Andreazzoli potrebbe portarli a +7 sulla zona retrocessione. Un eventuale successo della squadra Mihajlovic, però, avrebbe anche un impatto enorme sulla classifica generale, l’Empoli potrebbe ritrovarsi a -7 dal quartultimo posto (anche se l’Udinese dovrà giocare a Bergamo, contro un’Atalanta in grande forma) con sole quattro gare ancora da giocare. Insomma, i toscani si giocano il futuro, hanno l’obbligo di non perdere per tenere aperto il proprio campionato, per mettere ancora in difficoltà le avversarie della zona calda. Il Bologna, dal canto suo, vive un momento eccellente: 10 punti nelle ultime 5 partite, il 3-0 alla Sampdoria come recente capolavoro, la sensazione che Mihajlovic abbia dato la scossa giusta a un ambiente depresso, ora vivo e coeso per centrare l’obiettivo-salvezza, ora decisamente alla portata. Anche perché il 34esimo turno ha in calendario altre partite potenzialmente decisive, su tutte Chievo-Parma e Spal-Genoa. Insomma: alla fine di questa giornata la lotta per evitare la retrocessione sarà pressoché definita, oppure maledettamente ingarbugliata.

Il netto successo del Bologna sulla Sampdoria