Kylian Mbappé e il calcio che cambia: il nuovo numero di Undici

La copertina e tutti i contenuti, in anteprima.

Quello che trovate in edicola a partire da giovedì 9 maggio è un numero particolare di Undici: è il secondo numero dell’anno, quello che coincide con la fine dei campionati, con le finali delle maggiori competizioni europee, l’ultimo, in un certo senso, a uscire e affacciarsi sulla stagione dei club. È, come potete immaginare, anche il più delicato: quando andavamo in stampa non potevamo sapere della incredibile partita di Anfield, non avevamo visto le difficoltà del Milan nella volata alla Champions League, e ancora speravamo in un’Europa League con una squadra italiana in semifinale. Ci siamo concentrati allora su un tema e un volto capaci di sfuggire alla velocità dell’attualità, protagonisti degli ultimi dodici mesi e, anzi, futuri attori delle stagioni che verranno: Kylian Mbappé e il profilo dell’attaccante del futuro.

Mbappé ci aveva già stupito al Monaco, certo, e aveva continuato a farlo nel Paris Saint-Germain. Al Mondiale di Russia qualcosa di diverso era scattato: come, in un certo senso, con il Ronaldo brasiliano, in quella potenza e quella grazia abbiamo intravisto un glitch del futuro che si svela nel presente. E ha continuato anche nella stagione ancora in corso, nonostante le ingenuità di una squadra ancora troppo immatura. Il percorso di Kylian è, oltretutto, diverso dal “solito” anche nel viaggio, e non solo nell’arrivo: è cresciuto nel calcio, con una madre di origine algerina che fa la pallavolista e un padre camerunense che fa l’allenatore del Bondy, a dodici anni è entrato a Clairefontaine, a quattordici era a Madrid a fare un provino con il Real, a sedici esordiva nel Monaco. Ne ha scritto per noi Simon Kuper, firma del Financial Times ed editorialista di Undici, mentre a seguire un’analisi di Alfonso Fasano mostra come, fisicamente, l’attaccante del futuro sia filiforme, rapido, esplosivo. Da Agüero a Griezmann passando per Sterling e Firmino.

Ma se finiscono gli impegni per i club iniziano quelli delle Nazionali, e a Undici stiamo aspettando con ansia specialmente il Mondiale femminile. Per parlarne, e per parlare della crescita di un movimento, abbiamo incontrato a Torino Cristiana Girelli, attaccante della Juventus campione d’Italia, prossima protagonista delle Azzurre in Francia. L’ha intervistata Silvia Schirinzi, l’ha fotografata Fabrizio Albertini. Poco distante, poi, in riva al mare di Bogliasco, abbiamo incontrato anche Emil Audero, che sarà protagonista invece con la Under 21 nell’Europeo italiano, e che ha firmato una prima grande stagione in Serie A con la Sampdoria (l’intervista è di Francesco Paolo Giordano, i ritratti di Gaia Cambiaggi). Rimanendo in Serie A, continua la nostra serie sul tifo: questa volta è la volta di Cagliari, raccontata da Nicola Muscas e fotografata da Ivano Atzori, mentre più avanti Tommaso Naccari chiacchiera con Ghemon di calcio e soprattutto basket e rap – con le fotografie di Federica Sasso.

Tra le altre storie: Paolo Condò racconta il Milan di Sacchi che trent’anni fa fece la storia contro Real Madrid e Steaua Bucarest; Marco Morana racconta la carriera extra sportive di Andrea Pirlo, Daniele Bonera e Andrea Barzagli – la produzione di vino; Ryu Voelkelha fotografato il calcio giovanile immerso nella neve a Hokkaido; una guida per passare al meglio 72 ore a Madrid – cosa vedere, dove mangiare, dove comprare – per chi andrà a vedere la finale di UEFA Champions League; Matteo Codignola e Fabio Severo (con le fotografie di Fabrizio Raschetti); Gabriele Ferraresi e Delfino Sisto Legnani hanno visitato la Manifatture Automobili Torino di Paolo Garella, dove si costruisce in serie limitatissima la nuova Stratos. Infine, i soliti speciali su moda e lifestyle, arricchiti dalle column di David Winner – perché tutti odiano il Liverpool?, si chiede – Filippo Cauz – sul Giro d’Italia – e Benny Casadei Lucchi – sul Gp di Monte Carlo.

Ci vediamo come sempre in edicola, buona lettura!