La Premier League è trasmessa in tutti i Paesi del mondo tranne cinque

Sono Afghanistan, Moldavia, Turkmenistan, Corea del Nord e Cuba. 

La Premier League ha diffuso i dati di una ricerca indipendente Nielsen sulla copertura televisiva del campionato. I dati sono in crescita rispetto alla stagione precedente: il pubblico cumulativo per la programmazione live è aumentato dell’11%, per una quota pari a 1,35 miliardi di persone. Il pubblico totale, invece, è di 3,2 miliardi di persone tra agosto 2018 e maggio 2019, le date dell’ultima annata. Il sito ufficiale della lega scrive che il grande duello per il titolo tra Manchester City e Liverpool, durato fino all’ultima giornata, ha contribuito all’aumento del 6% per i terminali casalinghi – dalla rilevazione sono dunque esclusi i device portatili, ad esempio smartphone e notebook.

Le discrepanze tra il pubblico in diretta e quello complessivo riguarda i differenti accordi per la copertura delle partite stipulati in giro per il mondo. Circa 978 milioni di famiglie sono state raggiunte dal segnale per i match in diretta; la quota aumenta fino a 1,03 miliardi per tutti i tipi di trasmissione, per un totale di 262.102 ore di calcio e intrattenimento. L’aumento dei contatti è stato trainato dalla nuova copertura free-to-air in diverse nazioni del mondo, in particolare Brasile e Sud Africa; nel Regno Unito, invece, è stato registrato un aumento costante del pubblico che ha assistito alle trasmissioni live.

La Premier League è trasmessa in 188 dei 193 Paesi del mondo riconosciuti dalle Nazioni Unite. Le cinque nazioni che non hanno un accordo di copertura per le partite – live e/o in differita – sono l’Afghanistan, la Moldavia, il Turkmenistan, la Corea del Nord e Cuba.