La vittoria del Mondiale in Francia ha creato grande attenzione mediatica nei confronti della Nazionale femminile di calcio degli Stati Uniti, che a sua volta porta avanti da anni una battaglia per richiedere la parità dei compensi rispetto ai colleghi maschi. Il dibattito è diventato molto aspro, tanto che il presidente della Federcalcio americana (USSF), Carlos Cordeiro, ha inviato alla squadra femminile una lettera contenente dei dati finanziari in merito alla retribuzione. Secondo i numeri dell’analisi di Cordeiro, la selezione femminile avrebbe ricevuto un totale di 34,1 milioni di dollari negli ultimi dieci anni; per gli uomini, la somma nello stesso periodo temporale sarebbe di 26,4 milioni di dollari. In questo modo, spiegano il New York Times e il Pacific Standard, viene contestata l’affermazione della Nazionale femminile, secondo cui gli uomini guadagnerebbero il 38% in più.
Nella lettera, Cordeiro ha espresso il suo sostegno alle donne, auspicando che il divario di genere per i premi in denaro della Fifa (nettamente squilibrati a favore delle squadre maschili: il montepremi dei Mondiali femminili 2019 è stato di 30 milioni di euro, quello per i Mondiali maschili del 2018 è stato di 400 milioni di euro) possa essere ridotto. Nonostante queste parole, la USWNT non ha accolto bene la lettera di Cordeiro. Secondo Molly Levinson, portavoce della Nazionale, la lettera inviata dalla Federazione è «uno stratagemma, un triste tentativo dell’USSF di reprimere la schiacciante ondata di sostegno che la squadra femminile ha guadagnato attraverso la sua continua lotta per la parità di retribuzione». Secondo Levinson, la grande distanza sta negli stipendi percepiti dai giocatori e dalle giocatrici: «Molti giocatori maschi guadagnano di più grazie ai contratti con la lega Mls, alcuni ingaggi superano il milione di dollari. Nel report di Cordeiro, sono inseriti gli stipendi concordati con la NWSL, la lega professionistica di calcio femminile degli Stati Uniti. L’USSF ha ripetutamente ammesso che non paga le donne allo stesso modo degli uomini, e di non credere che le donne meritino di essere pagate allo stesso modo».
Anche la Nazionale maschile non ha reagito bene alla lettera aperta di Cordeiro. Il presidente della Federazione è stato criticato per aver dato la priorità ai profitti della federazione rispetto alla giusta retribuzione per i suoi giocatori. Inoltre, hanno affermato di attendere ancora una risposta dall’USSF in merito a un nuovo accordo di contrattazione collettiva che darebbe alle due squadre un equo compenso. Il contenzioso sugli stipendi delle squadre nazionali americane va avanti da tempo: a marzo, la selezione femminile ha intentato una causa a marzo contro l’USSF per discriminazione di genere, sostenendo che gli uomini vengono retribuiti in modo significativamente maggiore nonostante le donne abbiano dei risultati migliori. La vittoria in Coppa del Mondo, la quarta nella storia degli Stati Uniti, ha alimentato le proteste delle donne.