L’inizio di carriera da allenatore di Kompany è un incubo

Il suo Anderlecht ha racimolato 2 punti in 4 partite.
di Redazione Undici 21 Agosto 2019 alle 11:06

Vincent Kompany aveva in mente qualcosa di diverso per l’inizio della sua carriera da allenatore. L’ex capitano del Manchester City è tornato in Belgio, all’Anderlecht, e ha firmato un contratto da player-manager all’inglese. Finora, però, la sua squadra ha messo insieme appena 2 punti in 4 gare di Jupiler Pro League, il campionato di prima divisione belga: sconfitta all’esordio contro l’Ostenda, in casa (1-2); doppio 0-0 contro Mouscron e Malines; e poi ancora una sconfitta, stavolta in trasferta, contro il Kortrijk (2-4). Kompany ha giocato da titolare tutte le partite.

C’è tanto che non va, all’Anderlecht e nel (doppio) lavoro di Kompany. Marc Degryse, ex attaccante di Anderlecht e Sheffield Wednesday, ha attaccato duramente l’approccio del 33enne difensore centrale, le sue parole sono state riportate dal Daily Mirror: «Kompany è un buon giocatore, ma resta un essere umano. Invece si crede un dio. Questa sua arroganza si percepisce sia nel suo apporto come allenatore che nel suo rendimento da calciatore. Nella prossima pausa internazionale, un tecnico di una squadra in difficoltà sfrutterebbe due settimane libere per lavorare intensamente con la sua squadra, per cercare di migliorare laddove occorre. Invece Kompany risponderà alla convocazione del Belgio per giocare contro San Marino e Scozia, prima di giocare il suo testimonial match a Manchester». In onore del suo ex capitano, il Manchester City ha organizzato una partita in cui si affronteranno una All-Star del City e una squadra composta da ex leggende della Premier League. Già confermate le presenze, tra gli altri, di Mario Balotelli, Craig Bellamy, Rafael van der Vaart, Samir Nasri.

Anche Kompany-calciatore è stato criticato da Degryse: «Se un altro difensore centrale avesse commesso gli stessi errori che ha commesso lui, sarebbe stato attaccato da tutti. E Kompany lo avrebbe lasciato in panchina per la partita successiva. Con questo, naturalmente, non voglio dire che Kompany dovrebbe ritirarsi dal calcio giocato, ma deve assicurarsi che qualcosa del genere non accada più. Se è onesto come manager, non può essere contento di se stesso come giocatore». Nelle prossime partite, l’Anderlecht è atteso da impegni duri: trasferta a Genk contro i campioni del Belgio del Racing, poi due match casalinghi contro Standard Liegi e Anversa.

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