Il Twente ha fondato una colonia spagnola in Eredivisie

Il club olandese ha 5 giocatori iberici in rosa, più l'allenatore García.
di Redazione Undici 28 Agosto 2019 alle 11:49

Ai tempi del calcio multiculturale e senza barriere, una squadra piena di stranieri non rappresenta un caso raro o estremo, anzi è la normalità. A volte, però, alcune società riescono ad andare oltre, a fare notizia per una particolare politica di reclutamento. Ad esempio, il Twente, club neopromosso in Eredivisie dopo la retrocessione del 2018 e un anno passato in seconda divisione. Per rilanciare il progetto, la proprietà del club ha deciso di puntare su giocatori spagnoli: nel corso dell’ultimo anno sono arrivati ad Enschede, città di confine con la Germania, l’esterno offensivo Aitor Cantalapiedra, il trequartista Javier Espinosa, il difensore Julio Pleguezuelo, il terzino José Matos e il centrocampista Oriol Busquets, appena arrivato in prestito dal Barcellona.

Anche l’allenatore Gonzalo García è spagnolo, anzi per la precisione è nato in Uruguay, a Montevideo, ma ha passaporto spagnolo. García è un ex centrocampista cresciuto nel vivaio del Real Madrid, ha anche collezionato alcune presenze con la Nazionale spagnola Under 17; tra i suoi compagni di squadra in quella Rojita, c’erano Andrés Iniesta, José Antonio Reyes e Fernando Torres. García ha firmato come allenatore in prima all’inizio di questa stagione, nell’ultima stagione è stato il vice di Marino Pušić, tecnico bosniaco passato sulla panchina dell’AZ Alkmaar dopo la promozione con il Twente.

Questa piccola colonia iberica ha iniziato bene la Eredivisie: una vittoria e 3 pareggi dall’inizio del campionato, da segnalare l’1-1 interno contro il Psv. La scelta di guardare alla Spagna, in realtà, è ancora più specifica. Il nuovo Twente, infatti, ha un legame evidente, molto stretto, con il Barcellona e il suo settore giovanile: come racconta il quotidiano Marca, 4 dei 5 calciatori spagnoli del Twente sono stati allevati alla Masia, si tratta di Cantalapiedra, Espinosa, Pleguezuelo e ovviamente Busquets, il più riconoscibile tra tutti. Oriol Busquets è un centrocampista difensivo, proprio come il suo omonimo Sergi, con cui non ha legami di parentela; ha anche giocato nella prima squadra blaugrana, in occasione del match di Copa del Rey contro il Murcia, nella scorsa stagione. È l’unico ad aver esordito col Barça, ad essere andato oltre la squadra filiale, ora proverà a imporsi in Olanda per dimostrare di essere pronto al lancio definitivo con la casa madre.

>

Leggi anche

Calcio
L’Arsenal vuole imitare (e quindi sta sfidando) il Chelsea sul mercato dei talenti teenager
In Premier League è iniziata una vera e propria battaglia all'ultima firma per accaparrarsi i giovani più promettenti, e i Gunners non vogliono restarne fuori.
di Redazione Undici
Calcio
Blaise Matuidi si è messo a fare l’imprenditore, ed è anche piuttosto bravo
Insieme a Yohan Benalouane ha lanciato Origins, un fondo d'investimento ormai pluripremiato. E racconta come un calciatore può reinventarsi alla grande anche dopo il ritiro.
di Redazione Undici
Calcio
Il presidente del Sunderland, Kyril Louis-Dreyfus, è molto ambizioso ed è davvero bravo, anche se ha solo 28 anni
Il giovane proprietario dei Black Cats ha vissuto momenti difficili, ma adesso il suo club è già diventato un modello.
di Redazione Undici
Calcio
Al Wolverhampton sta andando tutto a rotoli, in campo e fuori
Oltre alla disperata situazione in Premier League, a preoccupare sono anche le condizioni dello stadio "Molineux".
di Redazione Undici