Il Manchester City ha deciso di dedicare una statua a Vincent Kompany

Il monumento sarà costruito a pochi passi dall'Etihad Stadium.
di Redazione Undici
12 Settembre 2019

Ieri sera si è giocato il Testimonial Match di Vincent Kompany all’Etihad Stadium, ed è stata una serata molto emozionante nonostante l’assenza del difensore belga, che non ha potuto scendere in campo per via di un infortunio. Per il suo addio definitivo al Manchester City, l’ex capitano è riuscito a riunire tantissimi campioni del presente e del passato, come Martin Petrov, Robbie Keane e Robin van Persie, autori di tre dei quattro gol della sfida tra le Manchester City Legends e una All Star della Premier League – il 2-2 è stato realizzato nel finale da Benjani Mwaruwari, attaccante del City tra il 2008 al 2010. C’erano anche Micah Richards, Nigel de Jong, Samir Nasri, Ryan Giggs, Kolo Touré, Jamie Carragher, Paul Scholes, insomma è stata una bella serata per gli amanti del calcio vintage.

Per l’intero ambiente del City, Kompany è davvero una leggenda. Prima del testimonial match, il club di Manchester ha svelato la “Vincent Kompany Crescent”, una stele che ritrae l’ex capitano in un mosaico all’interno del centro sportivo del club. In occasione della partita, poi, è stata annunciata anche la costruzione di una statua, che sarà posta nelle immediate vicinanze dell’Etihad Stadium. Il presidente del club, Khaldoon Al Mubarak, ha dichiarato: «Vincent è una figura speciale nella storia del Manchester City. Non è stato solo un leader e un ispiratore risoluto in campo, ma anche un ambasciatore impeccabile per la nostra società».

L’esperienza di Kompany al Manchester City è durata 11 stagioni, dal 2008 al 2019, ed è coincisa con il periodo più ricco di vittorie per il club. Nominato capitano nel 2011, il difensore belga ha vinto 4 edizioni della Premier League e della Coppa di Lega, 2 Fa Cup e altrettante Community Shield. Nonostante i molti infortuni patiti negli ultimi anni, ha messo insieme 360 presenze e 20 gol, prima di tornare all’Anderlecht – il club in cui è cresciuto – con il ruolo di allenatore/giocatore. La sua nuova carriera non è iniziata proprio benissimo, così ha deciso di non svolgere più le funzioni di allenatore in campo – passate al suo vice, il gallese Simon Davies – e di restare capitano.

>

Leggi anche

Calcio
Nel mercato oceanico del Chelsea c’è una grande certezza: l’amore per i giocatori del Brighton
João Pedro, subito grande protagonista al Mondiale per Club, è solo l'ultimo giocatore arrivato dal club di Tony Bloom.
di Redazione Undici
Calcio
Il Benfica sta facendo il possibile per riprendersi João Félix, solo che non ha soldi e così si è inventato una formula creativa
L'attaccante portoghese è tornato al Chelsea, ma è disposto anche ad abbassarsi lo stipendio per giocare di nuovo al Da Luz.
di Redazione Undici
Calcio
Nessuno mai, nella storia del calcio, ha giocato quanto Valverde in questa stagione
6.116 minuti, 72 partite giocate con le maglie di Real Madrid e Uruguay. Una maratona palla al piede.
di Redazione Undici
Calcio
Il Tolosa è il primo club europeo a vendere la maglia in esclusiva nel suo store di TikTok
Una partnership "in rottura con la tradizione", che porterà il club biancoviola al centro dei social cavalcando anche l'onda del Tour de France.
di Redazione Undici