Al Chelsea segnano solo i giocatori cresciuti nel vivaio

Abraham, Mount e Tomori sono stati decisivi in questo avvio di stagione.
di Redazione Undici 16 Settembre 2019 alle 12:41

Quando Frank Lampard è stato scelto come nuovo manager del Chelsea, in tanti avevano (pre)annunciato l’inizio di un progetto più inclusivo per i giovani cresciuti nel vivaio dei Blues. Una scelta dell’allenatore, una scelta coerente con il suo status di enfant prodige della panchina – Lampard ha guidato solo il Derby County prima del Chelsea, tra l’altro per una singola stagione –, ma anche una strategia imposta dalle circostanze: il club londinese ha dovuto far fronte al blocco del mercato in entrata per l’ultima sessione estiva, quindi era necessario fare di necessità virtù. Nonostante gli inevitabili dubbi di sorta, la nuova alchimia sta funzionando davvero bene, al punto che i gol realizzati dal Chelsea in questa stagione sono arrivati solo grazie a giocatori cresciuti nel vivaio. Una statistica incredibile: delle 11 reti messe a segno dai Blues in Premier League, 7 portano la firma di Tammy Abraham, ormai primo attaccante nelle gerarchie di Lampard; gli altri quattro sono stati segnati da Mason Mount (tre) e da Fikayo Tomori. Proprio il difensore canadese (naturalizzato inglese), nato a Calgary ma cresciuto nell’academy del Chelsea, è l’ultimo a essersi unito alla compagnia. Contro i Wolves è arrivata la sua prima marcatura, all’esordio con la prima squadra e in occasione della prima conclusione scoccata verso la porta avversaria. Tra l’altro, il tiro che ha battuto Rui Patricio è davvero bellissimo: di destro, di prima intenzione, da circa 30 metri, diretto al sette.

Gli altri due grandi protagonisti di questo avvio di stagione sono Tammy Abraham e Mason Mount, già decisivi in occasione della partita in casa del Norwich. Il centravanti londinese, alla sua prima “vera” stagione al Chelsea dopo tre esperienze in prestito al Bristol City, allo Swansea e all’Aston Villa, è diventato il più giovane giocatore dei Blues a segnare una tripletta in una partita ufficiale. Con i suoi 7 gol, è capocannoniere di Premier League in coabitazione con Sergio Aguüero. Oltre i numeri, però, va sottolineata la qualità delle sue reti: la prima, nata da una grande percussione di Tomori, mette in mostra una grande rapidità di pensiero ed esecuzione, la palla vaga rasoterra in area, Abraham la controlla proteggendola con il corpo e poi trova immediatamente la conclusione; la seconda, su cross dalla sinistra di Marcos Alonso, è un saggio breve di lettura dello spazio e capacità di anticipo rispetto al difensore, Abraham si libera della marcatura del suo avversario diretto ma nel frattempo si è già costruito la libertà per il salto, per il colpo di testa facile da indirizzare in porta. Poi c’è il terzo gol, capolavoro di giornata: passaggio in verticale addomesticato e difeso con il corpo, sfida fisica vinta con Coady, tocco geniale per superare (di nuovo) Coady in uno contro uno e diagonale di piatto per battere ancora Rui Patricio. Una prodezza da vedere e rivedere, un’azione che coniuga una grande tecnica di base e un vero e proprio dominio atletico.

Il terzo gol di Abraham

Dopo l’autogol di Abraham (sì, il centravanti del Chelsea ha battuto anche il suo stesso portiere) e il primo gol di Cutrone con la maglia dei Wolves, è arrivata un’altra grande marcatura, firmata da Mason Mount. Il 20enne trequartista, schierato insieme a Willian alle spalle di Abraham, ha sfruttato un bel passaggio di Bathsuahyi e ha battuto Rui Patricio con un bel tiro a giro di interno destro, dopo aver affrontato (e saltato) Vallejo in dribbling.

La rete di Mount

Il risultato finale di 5-2 ha permesso al Chelsea di agganciare la zona Champions League (i Blues sono al quarto posto a pari punti con Arsenal, Tottenham, Manchester United e Leicester), ma soprattutto ha confermato come l’idea di Lampard di puntare sui giovani sia fondata su solide basi qualitative, su un gruppo di ragazzi con un grande potenziale. Il futuro del Chelsea sembra assicurato, anche perché va considerato come il giovane prospetto più brillante della scorsa stagione, Callum Hudson-Odoi, sia ancora fuori per infortunio. Lampard ha già trovato gli uomini giusti per sostituirlo, e l’ha fatto pescando nel suo vivaio.

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