Ibrahimovic ha segnato 300 gol da quando ha compiuto 30 anni

Nei dodici anni precedenti ne ha realizzati "solo" 232.

Zlatan Ibrahimovic ha riscritto il concetto di “seconda giovinezza” con la forza dei numeri. L’attaccante svedese, che sta disputando la sua seconda stagione nella Mls con i Los Angeles Galaxy, ha realizzato 300 gol dopo aver compiuto 30 anni. Zlatan è nato il 3 ottobre 1981, quindi il conteggio parte durante il suo secondo anno al Milan, chiuso con 35 reti in tutte le competizioni; considerando le partite dopo il 3 ottobre 2011, i gol in rossonero sono 32. Dopo, ecco il passaggio al Psg: 156 gol ufficiali in quattro stagioni. Dopo l’esperienza francese, un anno e mezzo al Manchester United con 29 realizzazioni totali. Infine, l’ultima stazione in California: siamo già a 49 gol in 53 partite ufficiali. Un calcolo veloce ci restituisce la cifra definitiva: 266 gol segnati, a cui vanno aggiunti altri 34 con la Nazionale svedese – da cui si è ritirato nel 2016. Totale: 300 gol in partite ufficiali.

Si tratta di una cifra impressionante, soprattutto in relazione al fatto che i gol realizzati da Zlatan nei precedenti 12 anni da professionista sono “solo” 232. Ibrahimovic è migliorato negli anni, piuttosto che peggiorare. E ha continuato a migliorare i suoi primati personali, oltre a quelli dei club in cui ha militato: ai Galaxy, per esempio, è diventato il calciatore con il maggior numero di marcature in una sola edizione della Mls (il primato precedente apparteneva a Carlos Ruiz, autore di 24 reti nel 2002).

Grazie alle strepitose prestazioni di Ibrahimovic, i Galaxy sono ancora in corsa per la qualificazioni ai playoff della Western Conference. La squadra allenata da Guillermo Barros Schelotto ha accumulato 48 punti in 31 partite, gli stessi messi insieme l’anno scorso nelle 34 partite della regular season. Nell’edizione 2018, la franchigia californiana non è riuscita a qualificarsi per i playoff. Un eventuale successo nella Mls Cup porterebbe Ibrahimovic alla vittoria del 12esimo titolo nazionale con cinque squadre diverse (da questo conteggio sono esclusi i due scudetti revocati alla Juventus per i fatti di Calciopoli, che porterebbero il dato “virtuale” a 14 titoli nazionali con sei squadre diverse).