Tantissimi giocatori della Nazionale inglese sono stati in prestito nelle serie inferiori

Sono 17 degli ultimi 24 convocati da Southgate; Harry Kane ha spiegato come il suo passaggio al Millwall lo abbia reso «un uomo».

Il sistema dei prestiti di calciatori utilizzato nel campionato inglese è stato messo spesso sotto accusa. Dall’interno, anche: Gary Southgate, attuale ct della Nazionale dei Tre Leoni, ha infatti utilizzato parole molto dure per attaccare il modello, spiegando come «il trasferimento temporaneo a una società di divisione inferiore consente ai giovani di accumulare esperienza, ma allo stesso tempo non permette ai club proprietari del cartellino di seguire da vicino, o meglio direttamente, il percorso di sviluppo dei calciatori. Non è la strada migliore se vuoi costruire professionisti di alto livello».

Per ironia della sorte, proprio la Nazionale inglese composta proprio da Southgate sembra invece sottolineare come questo sistema sia funzionale alla valorizzazione del talento: 17 dei 24 giocatori convocati per i match di qualificazione agli Europei contro Repubblica Ceca e Bulgaria sono stati ceduti in prestito nelle serie inferiori almeno una volta. Anche i nomi più grossi hanno vissuto questo tipo di percorso: Harry Kane ha avuto esperienze al Leyton Orient, al Millwall, al Leicester e al Norwich City prima di affermarsi definitivamente al Tottenham; Ross Barkley è stato in prestito allo Sheffied Wednesday e al Leeds United; Harry Maguire è passato per il Wigan, mentre a James Maddison è toccata una stagione e mezza divisa tra Coventry City e Aberdeen, nel campionato scozzese; piccolo record per Jordan Pickford, che dal Sunderland è stato spedito al Darlington, al Burton Albion, al Carlisle, al Bradford City e al Preston North End prima della cessione all’Everton e all’esplosione come miglior portiere della Premier League.

Uno dei giocatori che ha vissuto un’esperienza di questo tipo è Callum Wilson, 27enne del Bournemouth che prima di essere lanciato dal Coventry, il club in cui è cresciuto, è stato in prestito al Kettering Town e al Tamworth. In un’intervista al Times, ha spiegato perché un periodo di formazione lontano dal proprio club di appartenenza può essere positivo per un calciatore giovane: «Quando sei nell’Academy di un club importante è tutto bello e facile, se giochi male non ti viene detto che stai giocando male. Quando poi sei in Conference inizi a entrare in contatto con la realtà, la tua condizione di vita varia in base ai risultati del club e a quelli individuali, un bonus per un gol fa la differenza a certi livelli, quindi se stai commettendo un errore ti viene detto. In questo modo, tendi a migliorare, a lavorare sui difetti del tuo gioco». Anche lo stesso Harry Kane si è espresso positivamente sulle sue esperienze lontano dal Tottenham: «Il mio passaggio al Millwall mi ha reso un uomo», ha detto l’attaccante degli Spurs. Gli unici giocatori convocati da Southgate che non sono mai stati ceduti in prestito sono Trent Alexander-Arnold, Joe Gomez, Marcus Rashford, Declan Rice, Jadon Sancho, Raheem Sterling e Harry Winks.