Le ultime prestazioni di Ángel Di María sono straordinarie

I tre assist di ieri sera sono arrivati pochi giorni dopo la doppietta realizzata contro il Nizza.

Mauro Icardi e Kylian Mbappé, ieri sera, hanno segnato una doppietta e una tripletta, rispettivamente. Eppure non sono stati i protagonisti principali di Bruges-Psg. Il vero uomo-copertina della squadra di Tuchel, infatti, è Ángel Di María, per i tre assist serviti per altrettanti gol dei suoi compagni, ma soprattutto per il suo enorme contributo alla costruzione della manovra offensiva. Per esempio, sono stati cinque i passaggi chiave totali dell’argentino, la cifra più alta in campo. L’ex Real Madrid è stato schierato come esterno nominale, in realtà ha agito seconda punta accanto a Icardi, e ha confermato di trovarsi in uno splendido momento di forma: contro il Nizza, nell’ultima di campionato, ha segnato due gol, come contro il Real Madrid, nella prima partita del girone di Champions. Ieri sera, come detto, ha servito tre assist. Più che il numero, però, questi suoi passaggi decisivi vanno evidenziati per la qualità, per la fantasia della giocata.

Nel video sotto c’è il passaggio filtrante servito a Mbappé per il gol del 5-0: Di María individua il corridoio che taglia in due la difesa avversaria e infila il pallone proprio lì grazie a un meraviglioso tocco di esterno, poi Mbappé fa benissimo tutto ciò che deve fare, ma restano negli occhi la bellezza e l’intelligenza del servizio filtrante. Anche il primo degli altri due assist è stato effettuato con l’esterno del piede sinistro, sempre a premiare Icardi, dopo un’incursione dalla fascia destra. Il terzo passaggio decisivo – secondo della serata di Bruges in ordine di tempo – è stato invece più convenzionale, sempre di sinistro ma stavolta di interno, più dosato per assecondare l’inserimento di Mbappé alle spalle della difesa avversaria.

Nelle ultime settimane vissute senza Neymar, il Psg ha trovato il miglior Di María possibile, un giocatore bello da vedere ma soprattutto determinante nei momenti decisivi. Contro il Nizza, schierato in un ruolo ibrido – esterno destro di un tridente che poi diventa seconda punta –, l’argentino ha potuto esprimere al meglio le sue qualità, non solo in zona gol ma anche nella fase creativa dell’azione: otto passaggi chiave su 79 palloni giocati, per dire. E poi i gol di cui abbiamo già accennato, il primo è stato da attaccante puro, una conclusione secca dopo un lungo inserimento in verticale; il secondo è un piccolo capolavoro, pallonetto di sinistro da posizione molto defilata, una soluzione difficilissima anche solo da pensare, forse proprio per questo il portiere Benítez non è riuscito a opporsi.

Dopo la partita di Nizza, Tuchel si è espresso con termini entusiastici, ha detto che Di María «possiede le capacità per risolvere da solo le partite». Nelle pagelle di France Football, Di María è stato premiato con un 9, mentre Icardi ha avuto 7 nonostante i due gol segnati e Choupo-Moting ha ricevuto un bel 3 – giusto per chiarire le distanze. Lo strepitoso momento del Fideo è testimoniato anche dai e nei numeri complessivi della sua stagione: 975 minuti per 14 partite totali in tutte le competizioni, con sette gol segnati e cinque assist decisivi serviti. In pratica, Di María realizza o propizia una rete ogni 81 minuti di gioco. Nei minuti restanti, è centrale nel gioco di Tuchel e di un Psg che mai come quest’anno sembra essere riuscito a inserire i suoi giocatori all’interno di un sistema. In attesa che rientrino Cavani e Neymar, che Mbappé ritrovi la condizione migliore. Nel frattempo, c’è Di María.