Marcus Thuram è un attaccante moderno

A 22 anni, è uno dei punti di forza del Borussia Mönchengladbach primo in Bundesliga.
di Redazione Undici 15 Novembre 2019 alle 14:15

L’azione nel video in apertura è una presentazione efficace ed esaustiva di Marcus Thuram, attaccante moderno. Il giovane francese del Borussia Mönchengladbach – figlio d’arte, nato nel 1997 a Parma mentre il padre Lilian giocava nella formazione emiliana – è un perfetto esponente di un nuovo gruppo etnicocalcistico, quello delle punte che non fanno solo gol, o almeno non fanno solo quello, piuttosto partecipano all’azione offensiva, anzi determinano e creano azioni pericolose con movimenti su tutto il fronte d’attacco. Sopra, per esempio, Thuram punta il suo avversario sul lato corto dell’area di rigore, lo salta di netto con un dribbling che in realtà non è altro che uno scatto da fermo, poi legge e trova il perfetto inserimento del compagno.

Il punto è che Thuram sa fare quello che avete visto nel video di sopra, più altre cose. Per esempio i gol: sono otto in 17 partite stagionali, di cui uno in Europa League contro la Roma. Queste marcature sono tutte abbastanza diverse tra loro: di testa contro la Roma e il Borussia Dortmund (in Coppa di Germania), praticamente a porta vuota contro Eintracht Francoforte e Bayer Leverkusen, con un gran sinistro dopo una prepotente progressione contro l’Hoffenheim. C’è essenzialità e qualità nel gioco di Thuram, e di questo se ne stanno giovando a Mönchengladbach: il Borussia è primo in classifica, ha quattro punti di vantaggio sulle sue inseguitrici, l’allenatore Marco Rose non lo ha mai escluso da nessuna partita in questo inizio di stagione, solo una volta è partito dalla panchina. Il fatto che Thuram sia un attaccante moderno, che quindi abbia le caratteristiche per interpretare tutti i compiti offensivi, lo rende spendibile in diverse posizioni: Rose varia molto l’assetto della sua squadra, e allora schiera Thuram come seconda punta in un 3-5-2, oppure come unico riferimento offensivo in un 4-3-3, o anche come esterno d’attacco, con il suo connazionale Plea nello slot di prima punta.

Il rendimento di Thuram non risente di questi spostamenti, così come non ha risentito dell’impatto con una realtà di livello superiore. Il suo approdo in Bundesliga si è concretizzato nell’ultima estate, dopo due stagioni buone ma non eccezionali, almeno dal punto di vista realizzativo, al Giungamp (17 gol e 4 assist in 72 presenze ufficiali). È evidente come le sue qualità vadano intercettate oltre le mere cifre dei gol, come ha spiegato anche l’allenatore Rose in un’intervista rilasciata dopo la sfida tra il Borussia e la Roma, in cui Thuram ha segnato nei minuti di recupero della ripresa: «Marcus è un calciatore speciale, ha un fisico possente ma riesce sempre a mettere in difficoltà l’avversario, per noi il suo contributo è molto importante». Come detto in apertura: la dote migliore di Thuram è la sua completezza formale e sostanziale, il fatto che possa e sappia dispensare giocate intelligenti e utili in tutte le zone del campo, nonostante misure atletiche davvero imponenti (192 centimetri d’altezze per 88 kg di peso, dai Wyscout).

La stima di Rose e le sue considerazioni sulla varietà del gioco di Thuram sembrano essere corrisposte e condivise dal giocatore, che ha parlato così del suo allenatore in un’intervista rilasciata al sito ufficiale della Bundesliga dopo la nomina come miglior rookie del mese di settembre: «I miei principali punti di forza si manifestano quando risco ad avere la palla tra i miei miei piedi, cercando di superare i dribbling dei difensori, creando possibilità per me o per i miei compagni di squadra. Ho molto da offrire alla squadra in attacco. Con il mister abbiamo tutti un ottimo rapporto, lui è molto preciso su ciò che si aspetta che facciamo in campo, soprattutto per quanto riguarda le contromisure per il gioco degli avversari. Ti dà fiducia, è un allenatore per il quale vuoi combattere in campo e fuori».

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