Il vintage di cui non potrete più fare a meno

LineUp, a Parigi, è un nuovo punto di riferimento per gli amanti dello sportswear che guardano al passato.

Per chi è di passaggio a Parigi, c’è una nuova tappa che consigliamo di non perdere: in Rue de Mulhouse, nel II arrondissement, ha aperto da pochi mesi LineUp, un negozio specializzato nello sportswear vintage. Su Undici abbiamo raccontato e continuiamo a farlo come l’abbigliamento anni Ottanta-Novanta sia tornato di moda, e gli stessi brand ripropongono nelle loro nuove collezioni elementi pescati nei loro archivi storici. Lo stesso vale anche per lo sport, ed è proprio di questi giorni il nuovo drop di adidas con l’Arsenal, con una gamma di capi ispirati agli anni Novanta (tra cui la famosa bruised banana shirt). LineUp è nato nel 2015, su idea di Hippolyte Genaud e di Maxime Grehier, a cui poi si è aggiunto Antoine Grehier, ma l’apertura dello store fisico ha sicuramente dato quel tocco di hype in più. Il punto di forza di LineUp è una selezione attentissima, scrupolosa, con item rari e davvero fashionable, e il loro è più di un semplice shop – è un progetto molto cool, che si avvale di collaborazioni con brand francesi e internazionali, di vendite speciali e di “drop” che raccontano una professionalità non comune. Il loro profilo Instagram oggi raccoglie oltre 23mila follower, ed è una vetrina interessante per apprezzare il loro lavoro (e anche la loro estetica, mai banale e sempre ricercata). Hippolyte Genaud, uno dei fondatori di LineUp, ci ha spiegato il loro successo.

Ⓤ Torniamo alle origini, quando tutto è iniziato.

Io e Maxime siamo entrambi appassionati di abbigliamento, moda e sport, sin da piccoli. Abbiamo capito che negli Usa il mercato dello sportswear vintage stava esplodendo, così abbiamo creato un account Instagram – sulla cui piattaforma vendevamo direttamente i prodotti. I clienti interessati dovevano semplicemente mandarci un DM per ritirare il prodotto a Parigi (ricordo che per un periodo consegnavamo gli ordini in bicicletta!) o, pagando con PayPal, potevano ricevere il prodotto tramite spedizione. Poco a poco, dopo circa un anno di lavoro, abbiamo iniziato ad avere una piccola community di diverse migliaia di follower su Instagram, che ci chiedevano di più.

Dopo il primo anno e con una domanda sempre più crescente, abbiamo creato nel 2016 il nostro primo sito e-commerce. Questo ci ha facilitato le vendite in tutta la Francia e anche all’estero, e soprattutto ci ha permesso di automatizzare alcune attività come la gestione dell’inventario, il flusso della clientela, eccetera. Abbiamo anche preso in affitto i nostri primi locali come magazzino dei nostri prodotti – per la cronaca, il primo era in un parcheggio. Nel frattempo l’account Instagram continuava a guadagnare notorietà e follower. Vendere principalmente su Internet era una buona cosa, ma volevamo organizzare anche delle vendite fisiche a Parigi. Perciò ci venne l’idea di aprire dei pop-up store. Quindi abbiamo preso in affitto alcuni posti in città per invitare i nostri clienti a condividere con loro la passione per il vintage. Il progetto ha funzionato molto bene, così abbiamo cominciato a farlo ogni due mesi.

Dopo la mia laurea in management della produzione tessile, abbiamo deciso che era il momento giusto per sviluppare al cento per cento il negozio. Abbiamo quindi preso in affitto il nostro secondo locale a Montreuil: questo ci ha permesso di investire di più nel negozio e di diversificare i progetti. Abbiamo iniziato ad accogliere i brand per presentare e vendere gli archivi per aiutarli nella creazione delle loro collezioni – i nostri primi clienti erano dell’ufficio stile di Lacoste. Abbiamo anche organizzato un evento anni Novanta con adidas nel loro flaghsip store, dove abbiamo messo in vendita più di 400 pezzi vintage adidas. Lavoriamo con i giapponesi di Edifice – ormai da più di un anno – che gestiscono l’Official Store del Psg a Tokyo: li aiutiamo a recuperare i pezzi vintage che vendono nei negozi. Quando brand iconici ti contattano per lavorare con te, ti dà forza, motivazione e desiderio di continuare a lavorare sul progetto!

Poi, tra il 2017 e il 2018, volevamo differenziarci dalla competizione – sempre più crescente – del reselling di prodotti sportswear vintage su Internet. Volevamo trovare una nicchia in cui posizionarci e da appassionati di calcio ci siamo riusciti facilmente. Abbiamo cominciato a vendere tanti prodotti vintage calcistici, e essendo parigini e con un pubblico a prevalenza parigino la nostra ricerca si concentra in particolare sul Paris Saint-Germain. Così siamo diventati un punto di riferimento a Parigi per i prodotti del club e l’unico negozio a offrire una buona selezione di prodotti calcistici vintage. Dopo due anni di lavoro a Montreuil, abbiamo deciso di aprire la nostra prima boutique a Parigi nel settembre del 2019: in rue de Mulhouse 5, nel mitico distretto tessile “Le Sentier”.

Ⓤ Perché il vintage?

Negli anni recenti abbiamo riscontrato un grosso interesse nei prodotti vintage, sia da parte dei clienti che dei brand. Se guardi alle collezioni di oggi dei principali marchi sportivi, è facile trovare un’ispirazione che arriva dai decenni del passato. Gli anni Ottanta, Novanta e Duemila riportano alla mente i ricordi dell’infanzia: perciò sì, penso che ci sia un lato molto, molto nostalgico in quello che noi facciamo. Quello che è anche molto interessante è che questi sono prodotti intergenerazionali, che interessano tutti. Abbiamo clienti cinquantenni che smaniano dall’avere le magliette che indossavano da piccoli, ma anche ventenni che vorrebbero quelle divise che hanno visto tra le mani dei padri o dei nonni.

Ⓤ Ma non c’è solo calcio.

La nostra selezione comprende numerosi brand sportivi, tra cui Nike, adidas, Champion… Ma siamo molto attenti a un range più casual, che funziona molto bene – con marchi come Lacoste, Ralph Lauren, Tommy Hilfiger. Di recente, abbiamo esteso la nostra selezione con brand come Stone Island, Cp Company, Armani, Yves Saint Laurent, Hugo Boss.

Ⓤ Come vi procurate gli articoli che mettete poi in vendita?

Andiamo a caccia dei prodotti tra magazzini, mercatini delle pulci o semplicemente tramite privati. La gente che vuole vendere prodotti vintage può venire da noi o scriverci via mail, così noi possiamo ricomprare direttamente a loro. Nell’ultimo anno ci siamo mossi anche all’estero: sono stato negli Usa alla ricerca di prodotti Nba, Nhl, Nfl e Mlb, e sei mesi fa eravamo in Belgio. Siamo intransigenti sulla qualità e sulla condizione dei prodotti, è davvero un lavoro certosino. Ogni prodotto messo in vendita nel negozio è stato selezionato accuratamente. Questo ci permette di controllare ogni singolo articolo e di soddisfare al meglio la loro clientela. È una cosa che richiede tanto tempo, ma è la passione che conduce il gioco.

Ⓤ Ci sarà un futuro di LineUp come clothing label?

Abbiamo una serie di prodotti LineUp che consistono principalmente in una linea di T-shirt con il nostro logo. Volevamo aspettare l’apertura del nostro store per offrire più prodotti brandizzati LineUp e integrarli nella nostra selezione. In passato abbiamo collaborato con un tatuatore producendo per un evento alcune T-shirt, e con due club di basket di Parigi per i quali abbiamo realizzato delle magliette da training. Ora stiamo lavorando a una capsule collection che mette insieme calcio, vintage e upcycling con il brand francese di cappelli Béton Ciré.