Tre temi sulla 16esima giornata di Serie A

Gattuso approda a Napoli, la missione dell'Inter, il derby di Genova.

Gattuso ha una grande occasione

Gennaro Gattuso aveva lasciato la Serie A e una sensazione di incompiutezza: il suo Milan, soprattutto nella prima stagione, era stato un esperimento ambizioso dal punto di vista tattico, cercava di tradurre delle idee chiare e definite sul campo, eppure non era riuscito a centrare la qualificazione alla Champions League. Non ci era riuscito neanche nella seconda annata, vissuta in maniera differente, con maggiori aspettative ma anche con maggiori problematiche interne – sul calciomercato e in società. Ora è arrivato al Napoli, una squadra con valori probabilmente superiori rispetto a quelli del suo Milan, quindi sarà interessante capire quale sarà l’approccio tattico dell’allenatore calabrese, o meglio se le sue idee riusciranno a integrarsi bene, profondamente, con le caratteristiche dei giocatori in organico. A prima vista, il matrimonio Gattuso-Napoli è una grande occasione, l’incastro potrebbe essere funzionale: la rosa del Napoli ha grande tecnica, può e sa governare il possesso palla, può e sa attaccare attraverso combinazioni sofisticate. Sono i principi di gioco intravisti durante l’esperienza di Gattuso al Milan, sono le idee che lo stesso tecnico – al di là della retorica su Gattuso-motivatore –, ha fatto percepire nella prima conferenza stampa a Castel Volturno. Certo, la sfida interna col Parma servirà soprattutto come test emotivo, per capire quale possa essere stato l’impatto del cambio in panchina su un gruppo di calciatori che si è segnalato ed è apparso demotivato, se non addirittura sfilacciato. Ci vorrà tempo per vedere la “mano” del nuovo allenatore, ma fin da subito potrebbero arrivare delle risposte significative in vista del futuro, a breve e a medio termine.

La missione dell’Inter è chiudere il 2019 in testa al campionato

L’Inter ritorna in campionato dopo aver inghiottito la delusione dell’eliminazione anticipata dalla Champions, e forse una vittoria contro la Fiorentina potrebbe aiutarla a smaltirla. Intanto, vincere consentirebbe ai nerazzurri di mantenere il primato, con la Juventus che ha un impegno abbastanza agevole in casa contro l’Udinese; poi, per dimostrare che il carattere è la miglior qualità di questa squadra, che nemmeno una serata così amara come quella contro il Barcellona può cancellare. Se si guarda indietro, ogni volta che l’Inter ha ripreso la marcia in campionato dopo una sconfitta in Champions ha avuto qualche difficoltà: dopo il ko del Camp Nou perse in casa contro la Juventus, dopo il 2-3 di Dortmund fece tantissima fatica a piegare il Verona, a lungo in vantaggio. La Fiorentina non sta passando un bel momento – quattro sconfitte di fila, Ribery indisponibile – e l’Inter non può assolutamente sbagliare, da qui fino a fine anno almeno: dopo i viola, ci sarà il Genoa in casa. Dal 2020 si ripartirà, con due impegni delicati (Napoli e Atalanta) e, spera Conte, con qualche rinforzo in più dal mercato.

L’ultimo Fiorentina-Inter è stato abbastanza divertente

Il derby di Genova più rischioso degli ultimi anni

I grandi appassionati di statistiche e amarcord correranno subito con la mente ad altri derby di Genova decisivi per la salvezza, per esempio quello di maggio 2011 che praticamente condannò la Sampdoria alla retrocessione in Serie B. Non siamo ancora al quel livello di dramma sportivo ed emotivo, dopotutto mancano dieci giorni a Natale, il campionato non è ancora arrivato a metà. Però è evidente che questo derby di Genova potrebbe avere delle ripercussioni molto profonde sulle due squadre, anzi è certo che andrà così: parliamo della quartultima in classifica che sfida la terzultima, entrambe hanno già cambiato allenatore eppure non hanno migliorato in maniera definitiva il loro rendimento, sono ancora alla ricerca di un assetto definitivo, soprattutto degli uomini che potrebbero invertire il trend di una stagione nata male e sviluppatasi peggio – almeno fino a questo momento. Thiago Motta dovrà rinunciare a Pandev e Kouamé, praticamente la coppia d’attacco designata come titolare a inizio stagione, Ranieri invece è reduce dall’incredibile rovescio di Cagliari e dalla sconfitta interna con il Parma, Quagliarella e Gabbiadini sembravano aver dato un nuovo indirizzo alla loro annata e invece sono ripiombati nella crisi che ha avvolto tutta la squadra. Il derby è una partita che può sfuggire a ogni logica, ma spesso ha finito per assecondare il contesto, cioè ha confermato il grande momento oppure la crisi di Genoa e/o Sampdoria. Questa volta potrebbe segnare un rilancio importante dal punto di vista emotivo e della classifica, oppure – in caso di pareggio – alimentare la sensazione di trovarsi dentro una stagione in cui le squadre liguri della Serie A avranno un unico compito: cercare di evitare la retrocessione.

Chi si ricorda di Mauro Boselli?