Tre temi sulla 20esima giornata di Serie A

Juve e Inter cercano conferme, Napoli e Fiorentina invece cercano la loro nuova identità.

Juventus-Parma potrà dare delle conferme

Il primo turno del girone di ritorno è anche quello immediatamente successivo al primo step per le grandi squadre in Coppa Italia. Sia Juventus che Parma hanno giocato in settimana ma con risultati diversi e la sfida dello Stadium servirà anche, se non soprattutto, per vedere se la coppia HD sarà ancora quella di due sere fa. Senza CR7 la Juve ha segnato uno dei gol più belli della sua stagione, e per di più in una gara dove Dybala, più del Pipita, è stato il frontman bianconero in tutti i sensi. Il rendimento della Joya con Sarri è cresciuto in maniera costante, oggi l’argentino pare arrivato in uno stato di forma insuperabile. Mostrare continuità e rispondere ancora meglio alle responsabilità affidategli dal suo allenatore potrebbe allungare questo suo periodo particolarmente redditizio. Il Parma, invece, arriva a Torino con alle spalle un girone d’andata più che positivo e con uno score notevole contro le grandi squadre (pareggio con l’Inter, vittoria con Napoli e Roma); all’andata, al Tardini, si difese molto bene dalla prima e nascente Juve di Sarri, ma era una squadra agli albori del proprio percorso tattico. Dopo un girone, gli emiliani vogliono continuare nella loro crescita come macchina da ripartenze, ma anche la Juve è maturata in gioco e convinzione: oltre che per Dybala, arrivato allo zenit della sua condizione psicofisica, il match di domenica servirà a confermare anche quest’ultimo aspetto.

Napoli e Fiorentina sono molto vicine

Napoli-Fiorentina è una partita che ha due chiavi di lettura/presentazione: il racconto delle cose che sono cambiate rispetto al video che trovate sotto, quello della partita d’andata, quando c’erano Montella e Ancelotti sulle due panchine; e poi il momento attuale delle due squadre, che sono molto vicine, in classifica (i viola sono dietro di soli tre punti rispetto agli azzurri) ma anche nella condizione mentale/progettuale. Scegliamo di parlare del secondo concetto, delle cose che accomunano oggi Napoli e Fiorentina: entrambe sono alla ricerca della loro nuova identità dopo il cambio di allenatore, la scelta di puntare su due tecnici con visioni opposte (Gattuso e Iachini) ha reso più facile l’approccio del successore di Montella, aiutato anche da un calendario più semplice (la Fiorentina di Iachini ha affrontato Bologna e Spal, Gattuso ha sfidato Lazio e Inter dopo Parma e Sassuolo), ma il loro percorso è iniziato davvero da poco per trarre delle conclusioni. Anche per questo, soprattutto per questo, il match del San Paolo si preannuncia interessante, in campo andranno dei calciatori che stanno vivendo un percorso di adattamento a nuove idee, che stanno imparando un nuovo modo di giocare, ma che al tempo stesso devono cercare di fare risultato – soprattutto il Napoli, davvero lontano dal quarto e dal sesto posto che valgono l’accesso alle competizioni europee. La fiducia in un nuovo progetto si alimenta con i punti e le buone prestazioni, in questo la Fiorentina sembra più avanti rispetto al Napoli (i viola hanno vinto anche in Coppa Italia contro l’Atalanta, una squadra teoricamente superiore), non al punto da partire favorita, ma certo da potersi presentare al San Paolo con l’ambizione di fare risultato.

All’andata assistemmo a una partita-show ricca di gol, ma le cose sono un po’ cambiate da allora

L’Inter non può fermarsi

All’andata, un secco 4-0 rifilato al Lecce diede il via alla grande corsa dell’Inter di Conte. Una corsa che non si è ancora fermata, e che – questo è il punto – non può più fermarsi. La società sembra aver colto questo suggerimento, oltreché le richieste del suo allenatore, e sta vivendo il mercato di gennaio con grande partecipazione, alla ricerca dei nomi giusti per rinforzare un organico ancora poco equilibrato tra titolari e alternative. Nel frattempo, la squadra ha l’obbligo di continuare a macinare punti, perché il duello con la Juventus si consuma – e si consumerà – a velocità supersonica e le partite come quelle contro il Lecce risulteranno decisive per la corsa al titolo. Il “problema” per la trasferta pugliese riguarda proprio il Lecce: la squadra di Liverani vive un periodo molto difficile, l’inizio era stato positivo ma poi il rendimento è crollato – appena sette punti negli ultimi dieci turni, con una sola vittoria. Insomma, i giallorossi hanno bisogno di punti e hanno già bloccato la Juventus in casa, certo eravamo a inizio stagione e, come detto, la squadra sembrava girare in modo migliore, però ora il tempo per tenere a distanza le dirette concorrenti per la salvezza comincia ad assottigliarsi, ogni punto sarà determinante, esattamente come per l’Inter. Ambizioni diverse, qualità differenti, stesse necessità: Lecce-Inter sarà una partita interessante, e importante, proprio per questo.