La notizia dell’improvvisa scomparsa di Kobe Bryant ha avuto un impatto enorme in Nba, e non poteva essere altrimenti: tutto il mondo della pallacanestro si è stretta intorno al dolore della famiglia Bryant. Le partite stesse sono diventate un’occasione per ricordare il campione dei Lakers. Nei primi possessi, ad esempio, i giocatori hanno commesso le infrazioni di tempo: i 24 secondi per l’azione e gli 8 nella propria metà campo – 8 e 24 erano i numeri indossati da Kobe Bryant nei suoi venti anni di carriera in Nba.
Dopo la morte di Bryant, molti giocatori hanno deciso di non portare più quei numeri sulle spalle. Uno dei primi è stato Spencer Dinwiddie dei Brooklyn Nets, che ha cambiato il suo 8 – scelto in passato proprio come omaggio al suo idolo d’infanzia – con il 26. A Dinwiddie si sono poi aggiunti Terrence Ross dei Magic, che dall’8 è passato al 31, Mo Harkless dei Clippers, che ha scelto l’11 al posto dell’8, Zhaire Smith dei Sixers che ha deciso di prendere il 5. Altri giocatori che dovrebbero rinunciare al loro numero sono Okafor dei Pelicans, Burks degli Warriors, Morris dei Pistons, Plumlee dei Nuggets. Solitamente la Nba non permette cambi di numero a stagione in corso (la deadline generalmente è fissata a metà febbraio per la stagione successiva), ma ha annunciato che esaminerà ogni richiesta visto il motivo. A inizio stagione, i giocatori con il numero 8 sulle spalle erano 21, quelli con il numero 24 erano 13. Il proprietario dei Dallas Mavericks, Mark Cuban, ha aggiunto che la maglia 24 non verrà più indossata da nessun giocatore della sua franchigia.
Honor your people.
Number 26, Spencer Dinwiddie. pic.twitter.com/Y3oZREw602
— Brooklyn Nets (@BrooklynNets) January 28, 2020