All’Anderlecht si sono già pentiti di aver acquistato Samir Nasri

Ha giocato l'ultima partita a inizio ottobre.
di Redazione Undici
04 Febbraio 2020

Nove presenze per 594 minuti totali di gioco, un solo gol segnato. Se all’origine il trasferimento di Samir Nasri all’Anderlecht era stato salutato come una delle operazioni più romantiche e potenzialmente migliorative del calciomercato estivo 2019, i risultati sono davvero molto modesti. Il fantasista francese, 33 anni da compiere il prossimo 26 giugno, ha giocato con buona continuità nella primissima parte della stagione, da fine luglio a fine agosto, poi è tornato in campo a cavallo tra la fine di settembre e l’inizio di ottobre. Da allora, non ha più messo piede in campo a causa di un infortunio alla coscia. Nel frattempo, l’Anderlecht ha cambiato allenatore (il player-manager Kompany è stato sostituito come tecnico da Franky Vercauteren, ma è rimasto come assistente tecnico) e ha messo insieme risultati deludenti – in questo momento è nono in classifica, a 24 punti dal Bruges capolista.

L’assenza di Nasri pare destinata a protrarsi ancora, l’ex giocatore di Arsenal e Manchester City rimarrà ancora ai box a causa di un problema agli adduttori. La situazione ha spinto Michael Verschueren, direttore sportivo dell’Anderlecht, a esprimersi con termini chiari, molto duri, sull’operazione imbastita dal club di Bruxelles: «Avremmo acquistato Nasri se avessimo saputo quale sarebbe stato il suo contributo? In base a quello che stiamo vivendo ora, devo dire di no». Le dichiarazioni di Verschueren sono state rilasciate a Proximus.

Nasri è approdato in Belgio pochi mesi dopo il suo addio al West Ham, terza squadra inglese della sua carriera dopo l’Arsenal e il Manchester City. Con la squadra dell’Est di Londra, il francese ha disputato solo sei partite ufficiali in sei mesi. Prima di tornare in Inghilterra, Nasri ha militato nel Siviglia e nell’Antalyaspor; la sua ultima stagione dal calciatore titolare risale al 2016/17, con Sampaoli in Andalusia. Con il Manchester City, prima di essere liquidato da Guardiola, ha vinto da protagonista due edizioni della Premier League (2011/12 e 2013/14), un Community Shield e una Coppa di Lega.

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