L’Aston Villa è il secondo club che ha speso di più nelle ultime due sessioni di mercato

I Villans sono preceduti dal Real Madrid, ma sono davanti al Barcellona.

Nel suo ultimo report, l’osservatorio calcistico internazionale CIES ha analizzato le ultime due sessioni di mercato. I club delle cinque migliori leghe europee sono stati classificati per il loro saldo, vale a dire il rapporto tra entrate e uscite, ed è emerso che l’Aston Villa è la squadra che ha speso di più dopo il Real Madrid. I Villans, tornati in Premier in questa stagione dopo la retrocessione del 2016, hanno registrato un bilancio negativo, tra entrate e uscite, di 169 milioni di euro; i Galacticós, invece, hanno toccato quota 181 milioni. A chiudere il podio delle spese per il calciomercato è il Barcellona con 166 milioni di euro investiti, poco sotto il club di Birmingham. Le squadre con il saldo positivo più alto sono, in ordine, il Chelsea (205 milioni di euro), il Benfica (166 milioni) e l’Ajax (137 milioni).

L’Aston Villa è rimasto nella seconda divisione inglese, vincendo i playoff solo nello scorso campionato. Per costruire una squadra competitiva in Premier, la dirigenza dell’Aston Villa (guidata dal presidente egiziano Nassef Sawiris) ha speso 181 milioni di euro, portando al Villa Park fra gli altri i brasiliani Wesley (25 milioni) e Douglas Luiz (16,8 milioni), lasciando partire nove giocatori per un incasso totale di soli quattro milioni di euro; totalmente, l’Aston Villa ha acquistato sedici giocatori fra le sessioni estiva del 2019 e quella invernale del 2020. A gennaio, a titolo gratuito, sono arrivati Reina (dal Milan) e Drinkwater (dal Chelsea), ma nelle ultime due campagne acquisti il club ha speso almeno dieci milioni di euro per il cartellino di otto giocatori, di cui 25 per il solo Wesley. Questi investimenti hanno portato a dei risultati contraddittori: in Premier i Villans sono quartultimi, e hanno un solo punto di vantaggio sulla zona retrocessione; in Coppa di Lega, invece, la squadra di Dean Smith è arrivata fino alla finale, affronterà il Manchester City a Wembley il prossimo primo marzo.

Il podio del CIES è per due terzi spagnolo: a pesare sulle casse di Real e Barcellona sono stati gli acquisti stellari voluti dalle dirigenze, in particolare quella madridista, che ha portato al Bernabeu nove giocatori dal valore di 330 milioni di euro, incassandone poco meno della metà – 149 milioni per sette cessioni. Il Chelsea, invece, che è stato costretto a spendere pochissimo per il blocco del mercato imposto dalla Fifa, ha registrato uscite per il solo riscatto di Mateo Kovacic, pagato 45 milioni al Real Madrid. Per il resto, la general manager dei Blues Marina Granovskaia ha ceduto Eden Hazard per 100 milioni e poi altri giocatori a cifre minori (tra cui Ola Aina, David Luiz). La prima squadra italiana ad avere un saldo positivo è la Sampdoria (ottava in classifica), che registra un +57 milioni fra entrate e uscite, seguita dall’Empoli con 50 (decimo). L’Inter invece è il primo club italiano con un saldo negativo, settimo nella classifica del Cies con un -111, immediatamente seguito dalla Juventus con -94.