Josip Ilicic, il calcio come bellezza accecante

Il suo talento ha raggiunto vette impensabili.

In un’intervista rilasciata dopo la partita contro il Valencia, quella in cui è diventato il primo giocatore della storia della Champions League a segnare un poker in trasferta in una gara a eliminazione diretta, Josip Ilicic ha spiegato che sì, è possibile diventare un giocatore di primissimo livello anche dopo i trent’anni: «Quando ho detto che più invecchio e più sono forte, dicevo sul serio». In molti fanno ancora fatica a prendere sul serio Josip Ilicic, forse è un retaggio del passato, quando il fantasista sloveno giocava nel Palermo o nella Fiorentina, e veniva considerato un calciatore intermittente, talentuoso ma incostante.

A novembre 2010, dopo i primi gol realizzati con il Palermo, veniva presentato così in un articolo del Guardian: «È un giocatore molto tecnico, ma allo stesso tempo offre una rara fisicità nella porzione di campo a ridosso degli attaccanti. Pochi mesi fa si stava preparando ad affrontare la seconda divisione slovena con l’Interblock Ljubljana, una squadra che era appena stata retrocessa e il cui impianto di casa, lo ZSD Stadion, non arriva a ospitare 2.500 spettatori. Poi è passato al Maribor, la squadra più importante della Slovenia, il Palermo l’ha notato e ha deciso di acquistarlo subito. La sua giovinezza – allora Ilicic aveva 22 anni, ndr – offrirà all’allenatore Delio Rossi una nuova energia, Ilicic potrà aiutare il Palermo a esprimere davvero il suo grande potenziale: la squadra siciliana deve migliorare nella fase conclusiva dell’azione, gli attaccanti (Fabrizio Miccoli, Abel Hérnandez) devono diventare più cinici davanti alla porta avversaria».

Con la maglia del Palermo, Ilicic ha giocato 107 partite ufficiali, con 25 gol realizzati. In questa foto, la rete segnata in casa della Juventus, il 23 settembre 2010 (Tullio M. Puglia/Getty Images)

Già durante le sue prime stagioni in Italia, Ilicic ha manifestato una capacità che appartiene a pochi eletti del gioco, se espressa a cicli più o meno regolari: fare gol belli. Nella sua carriera, ne ha realizzati in tutto 132 con squadre di club, più altri nove con la Nazionale slovena (in 65 presenze). Alcuni sono rimasti nella memoria collettiva, e per questo abbiamo deciso di compilare una sorta di elenco di gol belli divisi per squadra di appartenenza. È un modo per conoscere meglio lo stile Ilicic – per quei pochi che non hanno ancora imparato ad apprezzarlo –, ma anche per capire come è cambiato nel corso del tempo, anche se in realtà il suo gioco è rimasto sempre abbastanza simile a sé stesso, più che altro lo sloveno è maturato, è migliorato nel suo valore assoluto; è stato anche merito di Gasperini, probabilmente il primo allenatore che ha davvero costruito la squadra intorno a lui (e al Papu Gómez), dando vita a una serie di meccanismi perfetti, che esaltato le doti creative, associative, realizzative di Ilicic.

Tre gol belli realizzati da Ilicic con il Palermo
Vs Roma
– Splendida apertura di Miccoli, Ilicic non è che semplicemente stoppa il pallone, piuttosto lo ferma, lo blocca con un tocco che gli apre lo spazio per concludere subito, tutto col sinistro, tutto in pochi istanti
Vs Fiorentina – Un’altra dote evidente di Ilicic è il tiro da fuori: qui incenerisce Frey da più di trenta metri
Vs Sampdoria – In questo gol Ilicic salta tutti gli avversari, come se fossero sagome ferme in allenamento. È un evento ricorrente nel corso della sua carriera

Tre gol belli realizzati da Ilicic con la Fiorentina
Vs Sampdoria
– Azione costruita da dietro, dribbling, ancora una sterzata, uno-due veloce con Borja Valero e tocco dolcissimo in diagonale
Vs Juventus – Ilicic sa battere bene anche i calci di punizione: qui suera Buffon con un sinistro dalla zona di centrosinistra, circa dieci metri prima dell’area di rigore
Vs Cesena – Palla che arriva da sinistra, Ilicic finge di tirare col suo piede forte, le finte (di corpo o con i piedi) sono una delle giocate migliori del suo repertorio, così evita l’intervento dei difensori avversari e poi batte il portiere con il destro, in diagonale

Tre gol belli realizzati da Ilicic con l’Atalanta
Vs Bologna
– Doppio passo velocissimo, tiro a incrociare imprendibile, col piede debole (almeno teoricamente)
Vs Parma – La cosa più bella di questo gol è la coordinazione per il tiro al volo: tutto è incrociato, Ilicic scaraventa in porta, col sinistro, un cross arrivato dalla fascia sinistra
Vs Lecce – Ilicic avvia l’azione, poi si ritrova davanti alla porta vuota, potrebbe concludere facile col destro. Non lo fa, piuttosto esegue una finta di concludere col destro e manda fuori giri il portiere e due difensori avversari, così il suo appoggio è ancora più comodo, e irridente

Gol fuori classifica

Questa azione celebra la qualità di Ilicic, la sua capacità di tirare di prima, di farsi trovare nel posto giusto al momento giusto, per finalizzare un’azione bellissima. L’Atalanta non gioca sempre così, Ilicic spesso – come visto nell’elenco di gol precedenti – crea il gioco in prima persona, o chiude manovre portate avanti sulle fasce, dagli esterni, grazie alla corsa, alla forza fisica. Questo gol, invece, è tutta tecnica e tattica, Ilicic è solo il terminale, ma è un terminale con un piede estremamente sensibile, con una perfetta capacità di leggere e sfruttare gli spazi.

C’è tutto Iicic “moderno”, in questi pochissimi istanti. Cioè, c’è la parte del suo gioco che è riuscito a migliorare, a rendere continua, mentre l’Atalanta cresceva intorno a lui, anche nella considerazione altrui. Sì, perché nel frattempo la squadra di Gasperini è diventata un fenomeno di bellezza calcistica da analizzare e celebrare, parallelamente a Ilicic. Come ha fatto FourFourTwo a inizio stagione, quando ha eletto proprio Ilicic (quindi, indirettamente, anche l’Atalanta) tra i suoi giocatori che siamo (molto) ansiosi di vedere in Champions League: «Pochi giocatori al mondo possiedono un sinistro migliore, grazie al suo piede Ilicic è letale quando può passare la palla ai compagni che scattano in avanti, ma anche quando ha la luce per concludere verso la porta. Quando è in forma, è un giocatore magico». Per integrare il loro discorso i giornalisti di FFT hanno integrato il video di un passaggio decisivo realizzato con la maglia della Slovenia.

La qualità dell’esterno sinistro

Oltre all’Italia, il paese più prolifico su Ilicic in questa settimana – in quanto ad articoli celebrativi – è stata ovviamente la Spagna. Come abbiamo già visto, non è da tutti segnare quattro gol in trasferta, quindi anche subirli non è una cosa di tutti i giorni. Perciò i giornalisti iberici si sono scatenati: prima della partita, As l’ha intervistato e gli ha fatto raccontare la terribile malattia che l’ha colpito nell’estate del 2018, un’infezione ai linfonodi del collo; dopo la partita, lo stesso quotidiano ha celebrato i suoi numeri, «migliori di Haaland e Cristiano Ronaldo». L’articolo con i termini più evocativi, però, è stato quello del País: «Ilicic è uno spirito libero che si sente benissimo lasciandosi trasportare dalle sue visioni. licic conosce il gioco perché lo vede, non perché lo analizza. Non si è dedicato al calcio per affrontare i problemi ma per distrarre la mente», più altre parole dolci.

È inevitabile scrivere e parlare d’amore per il calcio, dopo un lungo periodo in cui Ilicic è riuscito a dare il meglio del suo gioco, a mostrare tutto il suo enorme talento. Negli ultimi tre anni, grazie all’Atalanta, a Gasperini, alla maturazione definitiva del giocatore, il partito de “gli innamorati di Ilicic” è cresciuto per numero di iscritti. In maniera esponenziale. Il presidente/fondatore, però, non può essere che Alejandro Gómez, detto Papu. L’attaccante argentino, gemello di Josip, ha manifestato questo suo affetto durante la conferenza stampa di presentazione di Valencia-Atalanta. Un momento che è diventato virale partendo da Instagram, poi su tutti i social, quasi come se fosse un gol bello di Ilicic – una evento a cui lo stesso Ilicic ci ha abituati, per fortuna.