Lo stop del calcio per il Coronavirus è un rischio per la salute mentale dei giocatori

Lo ha messo in luce uno studio condotto in Australia.
di Redazione Undici 15 Aprile 2020 alle 11:40

Per la stragrande maggioranza degli appassionati lo stop delle competizioni calcistiche è un duro colpo: siamo da oltre un mese senza eventi, e abbiamo trovato nelle partite del passato un rifugio per tollerare un lungo periodo di quarantena. Ovviamente, anche i protagonisti – i calciatori – avvertono il peso delle giornate senza calcio giocato, con molti di loro che devono rifarsi alla realtà virtuale (leggi: videogame, da Fifa a Football Manager) per riassaporare una parvenza di agonismo. Ma l’assenza di calcio rischia di ripercuotersi duramente sulle vite personali dei calciatori, soprattutto di chi – ed è la maggioranza – gioca in piccole squadre, con stipendi non faraonici e con grosse incertezze sul futuro. Uno studio dell’associazione australiana dei calciatori, in collaborazione con l’organo internazionale della FifPro, ha svelato come la crisi da Coronavirus può portare i calciatori in stati d’ansia o, peggio, di depressione.

La ricerca è stata condotta tra marzo e aprile su oltre 150 giocatori australiani e ha messo in mostra come il 77 per cento del campione abbia espresso preoccupazione riguardo le loro carriere. In questo periodo di stop dell’attività agonistica, il 58 per cento ha avuto sintomi di ansia, e il 45 di depressione. «Questi trend allarmistici dovrebbero spostare l’attenzione dall’impatto economico del virus a quello sulle persone», ha detto John Didulica, numero uno della Professional Footballers Australia. «Siamo tutti consapevoli che l’economia dello sport cambierà e che dovremo adattarci. Tuttavia, quello che non dovrebbe cambiare è il supporto nei confronti delle persone, e l’incertezza del momento è stata determinante nei problemi riscontrati dai calciatori».

>

Leggi anche

Calcio
Alcuni club dell’Arabia Saudita si sono fatti male i conti con le regole sugli stranieri, e così adesso hanno calciatori che non possono schierare
Il caso più eclatante è quello di Marcos Leonardo, attaccante dell'Al-Hilal acquistato solo un anno fa per 40 milioni di euro.
di Redazione Undici
Calcio
La Francia sta giocando al Parco dei Principi e non più a Saint-Denis, e il problema è essenzialmente economico
La trattativa tra la federazione e i nuovi proprietari dello stadio è bloccata da mesi.
di Redazione Undici
Calcio
«Devo giocare vent’anni nell’Atlético Madrid per guadagnare lo stipendio che mi hanno offerto in Arabia Saudita», ha detto David Hancko
Una frase che dovrebbe far riflettere sulle motivazioni che, nelle ultime sessioni, stanno portando anche i giovanissimi a valutare il passaggio in Arabia Saudita.
di Redazione Undici
Calcio
Il Manchester City ha trovato un accordo per interrompere uno dei suoi contenziosi legali con la Premier League
Questo settlement cancella ogni procedimento sulle sponsorizzazioni tramite aziende associate, ma c'è ancora da sistemare quel "piccolo" problema delle 130 violazioni finanziarie contestate al club.
di Redazione Undici