In Bundesliga hanno ripreso ad allenarsi, in un modo diverso

Il campionato tedesco vorrebbe riprendere già a inizio maggio.
di Redazione Undici
16 Aprile 2020

Tra tutti i campionati europei costretti allo stop per lo scoppio della pandemia, quello che dovrebbe riprendere prima di tutti è la Bundesliga. Come confermato al New York Times dal ceo Christian Seifert, la volontà del campionato tedesco è ripartire a inizio maggio per concludere il torneo a fine giugno. Il tutto, giocando le partite a porte chiuse e limitando in questo modo i danni economici – senza la ripresa del campionato, i club di Bundesliga accuserebbero un ammanco di circa 750 milioni di euro. Per questo motivo, le squadre tedesche sono già al lavoro da giorni, seguendo però basilari regole di social distancing per evitare ogni possibile rischio. Una strada che potrebbe essere intrapresa anche dai club di altri Paesi, se e quando i rispettivi campionati nazionali dovessero riprendere.

Gli allenamenti si svolgono in gruppetti, fino a un massimo di sette giocatori. I calciatori devono comunque tenersi a una distanza di sicurezza, tra il metro e mezzo e i due metri, e anche in ragione di questo non sono ammessi i contrasti. Il capitano del Bayern Monaco Neuer ha detto che allenarsi in questo modo è una «strana sensazione», pur confermando la sua felicità per essere tornato in campo insieme ai suoi compagni di squadra. Nel caso del Bayern, l’allenamento consiste in un riscaldamento iniziale, seguito da corsa, esercitazioni di tiro e lavoro con il pallone. Tutti aspetti che permettono di osservare le regole di distanziamento sociale. Anche dopo l’allenamento possono esserci delle variazioni rispetto alla routine abituale: alcuni giocatori, per esempio, hanno chiesto di farsi la doccia a casa, mentre alcuni club hanno deciso di mettere a disposizione cabine individuali anziché il tradizionale spogliatoio.

Ovviamente, anche gli allenamenti delle squadre si tengono a porte chiuse, e Seifert ha ipotizzato che prima del 2021 gli stadi non potranno essere aperti al pubblico. Per il direttore sportivo del Paderborn, riprendere l’attività era necessario, sempre garantendo la massima tutela ai calciatori: «Dobbiamo combinare due aspetti centrali, mantenere i giocatori in una condizione fisica ottimale e metterli al riparo da possibili contagi». Il fatto che non tutti i club abbiano ripreso con le stesse tempistiche – in Germania gli Stati federati hanno il potere decisionale in materia, e questa è la ragione per cui prima dello stop le partite di Bundesliga non erano disputate tutte a porte chiuse – potrebbe in qualche modo condizionare i risultati, quando il campionato riprenderà. «Una differenza di una settimana, quando non hai nemmeno tre settimane di preparazione, fisicamente e tecnicamente può fare una grande differenza», ha detto un preparatore atletico. Sebastian Kehl, ex capitano del Borussia Dortmund, ha aggiunto: «Penso che i risultati saranno imprevedibili, e ci saranno varie sorprese in classifica».

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