Neymar sta soffrendo di ansia senza il calcio giocato

«Mi manca allenarmi e stare con i miei compagni».
di Redazione Undici 24 Aprile 2020 alle 11:14

In questo momento Neymar si trova in Brasile, dove è tornato – con il permesso del Psg – dopo che la Francia ha annunciato il lockdown per il Coronavirus. Si sta allenando con un programma individuale, ma intanto ha confessato di non vivere bene questo periodo lontano dal calcio giocato: «Il fatto di non sapere quando torneremo in campo mi genera ansia. Mi manca molto giocare, vivere quotidianamente il mio club, allenarmi insieme con i miei compagni di squadra». Le parole del fuoriclasse brasiliano sono state pubblicate sul suo sito ufficiale.

«Sono certo che anche i tifosi vogliono che si torni a giocare presto. Spero che le istituzioni diano il via libera per tornare a giocare il prima possibile», ha aggiunto Neymar, che poche ore prima della sospensione per la pandemia è riuscito per la prima volta a superare gli ottavi di finale di Champions League con il Psg. Il 2-0 con il Borussia Dortmund dell’11 marzo è stata l’ultima partita giocata dal club parigino e dallo stesso attaccante brasiliano: due giorni dopo, Ligue 1 e Ligue 2 sono state sospeso a tempo indeterminato, come la stragrande maggioranza dei campionati di tutto il mondo.

Nonostante abbia saltato diverse partite – tre per squalifica e dodici per infortunio tra campionato e Champions League –, la stagione di Neymar con il Psg può essere considerata molto positiva. Il brasiliano ha realizzato diciotto gol e servito dieci assist decisivi in meno di duemila minuti di gioco, una media altissima, ma soprattutto è stato decisivo nella doppia sfida degli ottavi di Champions League contro il Borussia Dortmund: un gol all’andata e uno al ritorno, due marcature decisive per portare il Psg ai quarti per la prima volta dal 2016, dopo tre eliminazioni consecutive agli ottavi di finale – contro Barcellona, Real Madrid e Manchester United.

>

Leggi anche

Calcio
In Egitto, la crisi tra Salah e il Liverpool è diventata un vero e proprio caso nazionale
C'entrano il tifo, l'idolatria. Ma è anche una profonda questione culturale: a differenza del mondo Liverpool, per gli egiziani le leggende sportive vengono prima di ogni altra cosa. Club e allenatori compresi.
di Redazione Undici
Calcio
I tifosi del Siviglia stanno organizzando una protesta perché non vogliono che il club venga venduto a investitori stranieri
L'ennesimo fondo americano pronto a irrompere nel calcio deve fare i conti con la levata di scudi che si alza dalla città andalusa.
di Redazione Undici
Calcio
Il sistema dei prezzi dei biglietti per i Mondiali 2026 ha fatto arrabbiare tutti
Anche per i pacchetti destinati ai fan più fidelizzati serviranno cifre senza precedenti: oltre cinque volte quanto costarono in Qatar.
di Redazione Undici
Calcio
Le Olimpiadi Invernali di Milano Cortina 2026 lasceranno una grande eredità all’Italia, non solo nello sport
Tra benefici sociali, economici, di stile di vita, ecco come la legacy dell'evento a cinque cerchi potrà rappresentare un’occasione di crescita per tutti.
di Sara Canali