È il calciatore più costoso della Serie A, almeno stando a un rapporto del Cies pubblicato a gennaio. Secondo un’altra società di valutazione, KPMG, l’attaccante argentino è il giocatore che ha accresciuto di più il suo valore negli ultimi tre mesi nei cinque migliori campionati europei. La stagione di Lautaro Martínez, almeno fino allo stop per la pandemia, è stata eccellente, l’ex Racing Avellaneda si è giovato del buonissimo rendimento dell’Inter, della vicinanza di Lukaku, un attaccante che sembra ricamato apposta per giocare con lui – e insieme formano una coppia perfetta per il gioco di Antonio Conte.
La crescita di Lautaro Martínez è stata lineare per tutta la scorsa stagione, poi è diventata esponenziale in questa, la base di partenza era già ottima e allora stiamo assistendo all’affermazione di un giocatore davvero molto forte, che inevitabilmente doveva suscitare l’interesse dei grandi club europei. Nelle ultime settimane è stato accostato soprattutto alle due grandi di Spagna, la voce più insistente è che il Barcellona abbia deciso di affidare a lui l’eredità di Luis Suárez, anche perché sembra proprio che Messi l’abbia indicato come suo partner ideale, forte della buona intesa sviluppata in Nazionale. Si parla di questo e di tanto altro negli articoli che abbiamo letto in giro su Lautaro Martínez, un giocatore che ha mantenuto le promesse e sembra destinato a un grande futuro, perché è un attaccante classico e moderno allo stesso tempo, bravissimo in area di rigore, con un fisico possente anche se non troppo imponente, con un’ottima sensibilità tecnica e una grande disponibilità al sacrificio.
Lautaro Martínez, tradición familiar – El Gráfico
Nel maggio del 2017, Lautaro non ha ancora compiuto vent’anni, ma è già uno dei giocatori più interessanti del campionato argentino. In questa intervista, racconta come si è avvicinato al calcio nonostante sia nato e cresciuto a Bahía Blanca, una delle città argentine in cui è radicata la passione per la pallacanestro. Lautaro spiega che amava molto anche il basket, poi però a quindici anni ha scelto il calcio. Nonostante questo, dice che «guardare una partita di pallacanestro mi piace più che guardare una partita di calcio».
La importancia de Lautaro – Ecos del Balón
Al termine della prima stagione in nerazzurro, Lautaro viene convocato dalla Nazionale argentina per la Coppa America. Nel match contro il Qatar, viene schierato accanto a Messi e Agüero, e Ecos del Balón racconta così l’importanza della sua prestazione: «Lautaro ha una fisicità molto particolare, che gli consente di essere un attaccante efficace ma anche di aprire spazi per i suoi compagni e di sacrificarsi in fase difensiva. È un giocatore molto prezioso per Scaloni». L’avventura della Selección nel Sudamericano dura fino alla semifinale persa contro il Brasile, Lautaro segna proprio contro il Qatar e poi nei quarti, contro il Venezuela.
El ariete de Messi y Conte – El País
Poco prima di Natale 2019, Lautaro è già arrivato a un livello superiore, al punto che El País gli dedica un articolo in cui fa parlare Conte, Marotta, il ct dell’Argentina Scaloni, ma anche Valverde e un dirigente del Barcellona. L’interesse dei catalani è una voce di mercato insistente già da mesi, perché pare che Messi si sia espresso molto favorevolmente sull’attaccante dell’Inter.
Se è vero che il Barcellona si è infatuato di Lautaro, è probabile che sia avvenuto nella sfida diretta del Camp Nou, quando bastarono pochi secondi all’attaccante argentino per trafiggere ter Stegen. Alla fine il Barça vincerà la partita, ma restano negli occhi l’ottima prestazione dell’Inter di Conte – soprattutto nel primo tempo – e la rete del vantaggio: Lautaro corre su un passaggio in verticale, resiste al duello fisico con Lenglet – che tra l’altro è molto più alto di lui – grazie alla sua corsa potente, poi anticipa il difensore avversario con una scivolata velocissima, furba, che brucia anche un portiere di livello mondiale come ter Stegen. Dopo il portiere tedesco si riscatterà con una grande parata su un bellissimo colpo di testa del centravanti nerazzurro, un altro momento in cui Messi e i dirigenti catalani avranno preso degli appunti mentali sul possibile erede di Suárez, almeno stando alle indiscrezioni di mercato degli ultimi giorni.
La Decisión de Lautaro Martínez – Panenka
In questo articolo, Panenka elogia Lautaro per la scelta di unirsi all’Inter, ed è un discorso che riguarda lo status della società nerazzurra, ma anche l’adattabilità tattica al calcio di Conte: «Martínez è perfetto per il nuovo allenatore dell’Inter, e viceversa: il gioco diretto apre spazio per gli attaccanti, li esalta, Lautaro si trova a suo agio nel ruolo di pivot offensivo, mentre Lukaku si muove a tutto campo. Il bello, però, è che i ruoli possono invertirsi, anzi si invertono spesso nel corso della partita».
Los millones de Lautaro Martínez que transformaron al club donde metió sus primeros goles – El Clarín
Lautaro è rimasto molto legato al club in cui ha mosso i suoi primi passi da calciatore, il Liniers. In questo articolo, El Clarín racconta come l’attaccante dell’Inter sia diventato un benefattore: «Ha investito 50 milioni di pesos, dando una nuova vita alla società e una possibilità in più a coloro che vorranno provare a seguire le sue orme».
L’intesa perfetta
Buona parte della crescita di Lautaro è dovuta anche alla perfetta intesa – nata subito, e cresciuta in maniera esponenziale in pochi mesi – con il suo nuovo partner d’attacco. Il meglio del loro amore calcistico si è visto nella notte di Praga, in una partita ricca di episodi controversi, di spunti, di momenti indimenticabili. Segnano entrambi, le due reti di Martínez arrivano grazie a due splendidi assist di Lukaku, ma il vero capolavoro arriva nel finale, a suggellare il 3-1 della squadra di Conte: cross di esterno sinistro del belga, perfetta girata al volo dell’ex centravanti del Racing Avellaneda. È un gol perfetto, senza nessun tipo di difetto nella pulizia delle giocate, nei movimenti, nella precisione del passaggio e della conclusione.
Leggere il gioco e saltare con i tempi giusti
Un’altra grande caratteristica di Lautaro è la sua capacità di muoversi in funzione della posizione del pallone, di essere nel posto giusto al momento giusto per poter fare gol. Contro la Spal, a San Siro, è bravissimo a leggere lo spazio in area di rigore, a misurare i suoi movimenti così da non farsi chiudere dalla marcatura dei difensori avversari: si ferma, calcola il tempo giusto per saltare e impattare forte il pallone con la fronte, la conclusione è una frustata che fulmina Berisha, non gli lascia neanche il tempo di abbozzare la parata. Questa sua capacità di inserirsi con perfetto tempismo, insieme con la sua muscolatura compatta, gli permette di essere micidiale anche di testa, nonostante la statura limitata – 174 centimetri.