Monchi sta tenendo delle lezioni di calciomercato su Youtube

E sta spiegando il suo metodo di reclutamento, che si basa molto sui dati.

Un anno fa, Monchi è tornato a Siviglia dopo un’esperienza contraddittoria come direttore sportivo della Roma. È stato accolto benissimo, dopotutto la recente nobiltà del club andaluso va attribuita soprattutto a lui, al suo modo di intendere il calciomercato, a quel metodo di lavoro che in Italia, forse, non siamo riusciti a vedere e ad aspettare. Quel metodo che oggi, durante la quarantena per il Coronavirus, viene “spiegato” dallo stesso Monchi in una serie di video su Youtube pubblicati sul canale ufficiale del Siviglia. Siamo al terzo episodio di queste “lezioni”, in cui il direttore sportivo del Siviglia spiega la sua filosofia, in cosa consiste il suo lavoro e come lo organizza insieme con la sua squadra.

Nei primi due video, si è parlato soprattutto dell’organizzazione del club, dei modelli di gestione, del rapporto tra i vari reparti della società, della pianificazione a lungo termine. Nel terzo episodio, che vedete in apertura di questo articolo, Monchi scende nel dettaglio del suo lavoro sul calciomercato: come compone la sua lista di giocatori da acquistare, come sceglie quelli da seguire con maggiore attenzione, fino al termine dell’operazione che poi porta un certo numero di acquisti nella rosa del suo club. In particolare, il diesse del Siviglia spiega che «i dati sono la pietra filosofale: nelle prime due fasi del monitoraggio, che vanno da luglio a maggio, cerchiamo di visionare il maggior numero di giocatori possibili, e di reperire tutta una serie di dati, senza obiettivi specifici. In questo modo, al momento delle scelte, potremo incrociare il maggior numero di variabili ed essere più precisi e sicuri».

«I nostri scout», spiega ancora Monchi, «vengono divisi in base al prestigio dei tornei da seguire: ci sono competizioni di prima fascia, per esempio i campionati europei top, e poi altre di livello più basso. Durante questa fase, gli osservatori hanno tre obiettivi principali: come detto, visualizzare quante più partite possibili; costruire una sorta di top 11, ogni mese; selezionare dei giocatori  per ciascun campionato e per ogni posizione». A quel punto, il database è enorme, ci sono circa 500 giocatori schedati, ma un altro aspetto fondamentale riguarda la visione dal vivo: «Non posso mai dare il via libera all’acquisto di un calciatore senza averlo visto dal vivo. I dati sono fondamentali, ma lo è anche capire come si muove su un campo da calcio. Non possiamo vedere tutti questi profili dal vivo, perciò i dati sono fondamentali, però nulla può essere improvvisato».