Senza il calcio, 700mila pinte di birra andranno perse solo negli stadi di Londra

I mancati introiti potrebbero toccare quota tre milioni di sterline.
di Redazione Undici
15 Maggio 2020

Una delle poche certezze in merito alla (eventuale) ripartenza dei campionati di calcio europei è l’assenza dei tifosi. Fino a che non ci sarà assoluta sicurezza, magari tramite la somministrazione di un vaccino, assembramenti come quelli di uno stadio non saranno concessi dalle autorità. La riapertura dei grandi impianti sportivi, quindi, sarà parziale: serviranno solo come spazio in cui giocare, non come luogo di aggregazione, il pubblico non potrà accedere agli spalti, e quindi molte cose cambieranno rispetto al passato. Una di queste riguarda i servizi di vendita: i lavoratori e i gestori degli esercizi negli stadi subiranno delle perdite enormi. Secondo i dati raccolti dal Sun attraverso una fonte del settore, si stima che nei soli stadi di Londra andranno perse 700mila pinte di birra. Più o meno 360mila litri.

Di solito i bar in servizio negli stadi fanno scorta in vista delle quattro partite successive, quindi le perdite economiche sono già iniziate, e dovrebbero attestarsi intorno alle 500mila sterline da qui a luglio. In totale, questo mercato potrebbe veder sfumare una cifra di tre milioni di sterline. Anche perché, come spiega questa fonte contattata dal Sun, la mancanza di tifosi non impatterà solo sui mancati introiti delle vendite, ma anche sullo stato delle attrezzature. Wembley, Stamford Bridge, White Hart Lane e tutti gli altri stadi di Londra sono chiusi da due mesi, quindi i fusti e le pompe sono rimaste inutilizzate da allora. Al momento della riapertura ci saranno della birra e dell’acqua stagnante, e la sostituzione delle apparecchiature rovinate potrebbe portare a un’altra spesa, da sommare a quella delle forniture non consumate.

La Premier League non ha ancora individuato una data per la ripartenza: il governo britannico ha dato il via libera (potenziale) per ricominciare a giocare dal primo giugno, ma ora sono i giocatori ad aver manifestato preoccupazione per la scarsa sicurezza. Il segretario alla cultura, Oliver Dowden, ha spiegato che l’esecutivo «sta lavorando per creare le condizioni perché il calcio ritorni in sicurezza, ora tocca alle leghe professionistiche curare i dettagli perché i campionati possano ripartire». Le riunioni dei prossimi giorni saranno determinanti per capire quali sono i margini perché si possa ricominciare a giocare, in ogni caso senza tifosi e senza birra sugli spalti.

>

Leggi anche

Calcio
I giocatori del Chelsea stanno usando i loro profili Instagram per convincere i tifosi a comprare i biglietti del Mondiale per Club
Enzo Fernández e Robert Sánchez, tra gli altri, hanno pubblicato delle stories in cui invitavano i tifosi ad andare allo stadio.
di Redazione Undici
Calcio
Il PSG sta provando a conquistare gli Stati Uniti, specialmente New York
Il Mondiale per Club è un'occasione per verificare la penetrazione del brand in un Paese che offre enormi opportunità commerciali.
di Redazione Undici
Calcio
Desiré Doué non ha ancora uno sponsor personale, e così indossa scarpini diversi per ogni partita
L'attaccante del PSG non ha vincoli di esclusiva, ma ovviamente questa situazione è destinata a finire presto.
di Redazione Undici
Calcio
L’arrivo al Porto significa che Francesco Farioli ha un appeal sempre più grande (ma soltanto all’estero)
La Turchia, il Nizza, l'Ajax. E ora una squadra ambiziosa, dove i risultati e i trofei contano più di qualsiasi altra cosa.
di Redazione Undici