In Giappone, i tifosi potranno incitare la loro squadra registrando dei vocali

Le voci e i suoni inviati dagli utenti saranno riprodotte dagli altoparlanti degli stadi.

La J-League non ha ancora indicato una data per la ripartenza, ma nel frattempo i manager giapponesi stanno studiando le strategie migliori per rendere più coinvolgente l’esperienza dei fan negli stadi vuoti che ospiteranno le partite. L’idea dell’azienda nipponica Yamaha è l’app Remote Cheerer, che consentirà ai tifosi di far sentire la loro voce ai giocatori che andranno in campo. Attraverso la connessione dati, gli utenti potranno incoraggiare o addirittura criticare le loro squadre, o anche gli avversari, registrando la propria voce, oppure attraverso fischi e applausi registrati. Questi suoni saranno riprodotti negli stadi tramite degli altoparlanti predisposti nelle tribune vuote.

Il Guardian ha riportato la notizia dei test effettuati allo Shizuoka Stadium Ecopa, un impianto da 50.000 posti in cui sono stati installati 58 diffusori audio per poter trasmettere le interazioni audio inviate dai tifosi. La gamma di possibili interazioni è limitata, in verità: non è (ancora?) prevista la possibilità di protestare per le decisioni degli arbitri, ma Yamaha ha pubblicato una nota ufficiale in cui annuncia «un potenziamento» dell’applicazione, sviluppata con la consulenza del Jubilo Iwata e dello Shimizu S-Pulse, due club del campionato professionistico giapponese. L’obiettivo è andare oltre il calcio, e fornire a tutti gli sport l’occasione per provare a ricreare – almeno in parte – l’atmosfera creata dai tifosi: «Gli utenti», dice Yamaha nel suo comunicato ufficiale, «hanno avuto la sensazione di essere allo stadio, anche se si tratta di uno spazio enorme, che sembra dispersivo. Il sistema ha dimostrato di possedere la capacità di creare un’atmosfera simile a quella di una partita reale».

La J-League, fondata nel 1992, è il campionato professionistico del Giappone. Sono iscritte 18 squadre, tra cui gli Yokohama F·Marinos, detentori del trofeo e controllati per il 20% dal City Football Group, la conglomerata degli Emirati Arabi che detiene la proprietà del Manchester City. L’edizione 2020 del torneo si sarebbe dovuta svolgere dal 22 febbraio al 5 dicembre 2020, ma la pandemia ha interrotto le partite dopo la prima giornata. Il governo giapponese ha ritirato lo stato di emergenza, e così lo sport si prepara a ripartire: il campionato di baseball, lo sport nazionale, ricomincerà – ovviamente a porte chiuse – il 19 giugno, perciò è realistico pensare che anche la J-League possa riprendere più o meno nello stesso periodo, da qui a qualche settimana.