Focus — Antoine Griezmann

Un attaccante fortissimo, ma anche un'icona glamour. Che però si ritrova a dover dimostrare, ciclicamente, di poter stare nel club ristretto dei migliori giocatori del mondo.

La collocazione di Griezmann in una mappa ideale del talento calcistico – ovviamente parliamo di giocatori del massimo livello – non è un’operazione facile. La sua esperienza con il Barcellona, almeno fino al lockdown, è un piccolo riassunto di questi dubbi: se  Messi è seduto su un trono adornato di stelle, ed è irraggiungibile se non addirittura innominabile, chi c’è dopo di lui? Griezmann o Suárez? Anche De Jong potrebbe aspirare a quel secondo posto tra gli umani, e allora Griezmann si troverebbe a essere spedito ancora più giù, nelle gerarchie. Queste indecisioni si manifestano nonostante Griezmann sia stato pagato 120 milioni di euro, al termine di un corteggiamento durato per alcuni anni, nonostante abbia un talento enorme ed evidente, nonostante sia una stella riconosciuta e anche un’icona glamour.

Oggi il Barcellona riprende la sua marcia in Liga, Griezmann ripartirà dalle cifre “umane” accumulate nella prima parte di stagione – 14 gol segnati e quattro assist serviti in 3000 minuti di gioco in tutte le competizioni – e con tanti occhi puntati addosso. Lo guarderanno tutti, lo guarderemo tutti, per capire se l’operazione che l’ha portato in Catalogna è stata così giusta come si pensava potesse essere, per cercare di risolvere tutti gli equivoci su di lui, e si tratta di cose importanti, per esempio la sua collocazione tattica, il fatto che possa essere al livello del Barcllona dl futuro, cioè che possa convivere con Messi e Suárez e un altro attaccante che pare arriverà al Barça (Lautaro Martínez, ci sei?). Del resto, come leggerete in tutti gli articoli che abbiamo scelto per raccontare la sua figura e la sua storia, Griezmann combatte da tempo questa sua battaglia di affermazione contro i pronostici degli altri, contro tutti e contro tutto. Ce l’ha fatta, certo: è diventato uno dei migliori giocatori del mondo, ha vinto tantissimo, ha anche perso tanto, ma sempre ai massimi livelli. Però qualcuno si aspettava qualcosa in più, forse. Non che arrivasse fino a Messi, ma che potesse andarci quantomeno vicino – non solo in campo, come compagni di squadra, ma anche come valutazione delle sue doti, del suo impatto sulla storia del gioco. Ha ancora tempo per provarci, e il tentativo parte da ora. Ma a 29 anni compiuti da tre mesi, il tempo comincia a scarseggiare.

Remembering Antoine Griezmann’s Breakthrough to the Big Time at Real SociedadBleacher Report
Il racconto della formazione e del primo assaggio di calcio professionistico di Griezmann, nella Real Sociedad. La squadra basca lo accoglie dopo che diversi settori giovanili di club francesi lo hanno bocciato per la sua scarsa fisicità, nell’articolo si legge che veniva considerato «un giocatore strano, dallo stile strano, misto, un po’ francese e un po’ spagnolo». È un esterno offensivo, passerà all’Atlético Madrid e lì Simeone lo trasformerà in un grande attaccante.

Antoine Griezmann is a future star despite the odds against himEspn
«Nel suo periodo con i Colchoneros, soprattutto grazie alle intuizioni e al continuo pungolo di Simeone, Griezmann diventa il prototipo dell’attaccante moderno, in grado di finalizzare come di costruire l’azione, di occupare tante posizioni diverse, anche durante una sola partita».

Griezmann: “Los futbolistas no salen del armario porque tienen miedo”Icon
In questa intervista del 2017, Griezmann parla della sua passione per il look, per la moda, e tratta anche un argomento delicato come l’omosessualità nel calcio e l’assenza totale di coming out da parte dei giocatori: «Posso comprendere chi non riesce a farlo, perché ha paura delle conseguenze, degli insulti che riceverebbe. Io lo farei, anche se è facile parlare di una cosa che ti riguarda solo in parte, non direttamente».

In questi due gol segnati con la Francia a Euro 2016, Griezmann mette in mostra una tra le migliori qualità del suo repertorio: la capacità di attaccare bene la profondità quando gli avversari sono scoperti, sbilanciati. Una dote affinata in tanti anni di gioco di rimessa con l’Atlético Madrid, che gli ha permesso di diventare uno degli attaccanti più prolifici del mondo. Questo breve video serve anche a capire perché Deschamps, ct della Nazionale francese, continua a schierare Giroud al centro dell’attacco: gli spazi aperti dalla punta del Chelsea sono troppo invitanti per dei compagni di reparto come Mbappé e Griezmann, che hanno un’incredibile velocità sul lungo e anche un repertorio tecnico completo. Ma di questo, almeno per quanto riguarda Griezmann, parleremo dopo.

Griezmann: deseado sí, querido noEl País
In questo articolo del País, la figura di Griezmann viene raccontata con l’espediente narrativo dell’ambiguità, della doppia faccia: «È una stella mondiale del calcio, ma non della psicologia dello sport: tutti lo apprezzano nella sua squadra e, allo stesso tempo, nessuno lo ama. È un calciatore ammirato ma non pienamente desiderato, un asso con un’aria di malinconia».

Antoine Griezmann and the question of where he fits in at BarcelonaThe Guardian
Infine, il Barça. I dubbi espressi in questo articolo del Guardian sono quelli che hanno accompagnato la prima parte dell’esperienza di Griezmann in Catalogna, un po’ l’evoluzione di quello che ha vissuto in tutta la carriera: «È troppo bravo per non integrarsi ma potrebbe volerci più tempo del previsto». E infatti, oggi Griezmann e il Barça sono ancora nella stessa situazione, più o meno.

Un repertorio completo

In questa mini compilation di gol realizzati durante la sua esperienza con Atlético Madrid e Real Sociedad, c’è quanto vi avevamo promesso in merito al repertorio completo di Griezmann: tiro al volo di sinistro, colpo di testa, splendida conclusione sul primo palo per ingannare il portiere, sempre di sinistro, soluzione di controbalzo con il destro, un diabolico pallonetto mancino su lancio dalle retrovie. Insomma, Griezmann ha una sensibilità tecnica mostruosa, sa fare tutto e lo sa fare benissimo. Per quanto riguarda i movimenti, preferisce attaccare la porta in campo aperto, ma sa anche stazionare in area di rigore. Per tutte queste ragioni, è un top player di quelli veri, assoluti.

Cosa succede al Barcellona

In questo video, si vede chiaramente come Griezmann sia passato al Barcellona ma non abbia cambiato gioco, come continui a essere un attaccante che ama essere lanciato in corsa verso la porta, così può sfruttare le sue doti migliori – la velocità sul lungo, la qualità e la completezza del suo repertorio di conclusioni. Nell’ultimo spezzone, il francese mostra come potrebbe essere utile ed efficace anche in un altro tipo di azioni, più statiche, in spazi più stretti, come partner di Messi anche in fase di rifinitura. Ma il punto è proprio questo: il Barcellona era il contesto migliore per esaltare le sue qualità, per farlo rendere al massimo?