C’è stato un tempo in cui Gonçalo Guedes era considerato come uno dei giocatori più promettenti d’Europa. In realtà l’esterno offensivo portoghese è ancora giovane – compirà 24 anni a novembre – e ha le qualità per aspirare a qualcosa di più rispetto alla sua attuale dimensione, che lo vede alternarsi nel Valencia con giocatori come Cheryshev e Soler. In questa stagione è stato fermato per diversi mesi da un grave infortunio – una caviglia slogata – e infatti ha realizzato solo ieri la prima rete in Liga. Proprio la marcatura contro l’Osasuna, però, ci dice tanto sul talento di Guedes, sulle sue potenzialità ancora inespresse: il portoghese è partito dalla sua metà campo, ha saltato quattro avversari con apparente facilità e poi ha battuto il portiere basco con una grande conclusione a incrociare, finita esattamente all’incrocio dei pali.
In quest’azione c’è tutto: velocità, esplosività muscolare, tecnica, anche una grande forza d’animo. Sì, perché Guedes porta a termine il suo coast-to-coast nonostante perda l’equilibrio dopo il primo dribbling e poi cada a terra; solo che un istante dopo è già in piedi e ha già superato il secondo e il terzo avversario che provano a fermarlo, e non ci riescono. A quel punto Guedes potrebbe servire Rodrigo, ma la diagonale di un difensore dell’Osasuna chiude questa linea di passaggio. Così il portoghese è costretto a tirare subito dopo il quarto dribbling riuscito: la conclusione è fortissima ma anche molto precisa, sfiora il palo e la traversa e si infila in porta. Tutti i compagni alzano le braccia e poi si congratulano con lui, che invece sembra molto tranquillo e sicuro, come se un gol così bello fosse una cosa normale per lui – quando invece, ovviamente, non lo è. La grande serata di Guedes è stata completata anche da un bell’assist servito a Rodrigo in occasione del 2-0: anche in questo caso, il Valencia attacca in transizione e così Guedes può partire in campo aperto, conducendo il pallone col destro partendo dalla fascia mancina; solo che questa volta la difesa dell’Osasuna chiude bene su di lui e meno bene su Rodrigo, trovato con un passaggio in verticale perfettamente dosato, a pelo d’erba, che basta toccare appena perché finisca in rete.