Dal suo arrivo sulla panchina del Manchester United, Ole Gunnar Solskjaer si è conquistato consensi e apprezzamenti: già nella scorsa stagione il tecnico norvegese si era meritato il rinnovo del suo contratto fino al 2022, e quest’anno non ha deluso le attese riportando il club in Champions League. Un traguardo ottenuto solo dopo l’ultima giornata, ma frutto di una grande rimonta: del resto, la classifica di Premier del post-lockdown indica come lo United sia stata la miglior squadra del periodo (a pari merito con i rivali cittadini del City), con 21 punti conquistati (6 vittorie e 3 pareggi). I Red Devils poi sono ancora in corsa per la vittoria dell’Europa League: dopo aver eliminato il Lask Linz agli ottavi, sono attesi dal Copenhagen nei quarti di finale.
Il lavoro di Solskjaer è andato oltre i risultati sul campo: da ex giocatore del club, nel periodo tra i più luminosi, il tecnico norvegese conosce bene la filosofia del Manchester United. Imperniata su mentalità vincente, calcio d’attacco e valorizzazione dell’Academy: del resto, ai tempi dei numerosi successi con sir Alex Ferguson, la spina dorsale della squadra era formata dalla Class of ’92, quei giocatori cresciuti tutti insieme nelle giovanili dello United – Beckham, Butt, Scholes, Giggs, i fratelli Neville – che poi diventarono protagonisti in prima squadra. Da allenatore, Solskjaer ha cercato il più possibile di dare spazio ai giovani, e quest’anno ha eguagliato un primato della leggenda del club Matt Busby che resisteva da 67 anni: ha fatto esordire ben otto giocatori dell’Academy.
L’ultimo in ordine di tempo è stato il difensore Teden Mengi, che ha debuttato nel match di ritorno di Europa League contro il Lask. Mengi ha detto di voler ricalcare il cammino di Brandon Williams, quest’anno utilizzato frequentemente da Solskjaer: il 19enne ha debuttato in prima squadra a settembre contro il Rochdale, convincendo a tal punto il tecnico che lo ha mandato in campo per ben 34 volte con la prima squadra. Nelle ultime quattro partite tra le varie competizioni Williams è partito sempre titolare nel suo ruolo di terzino sinistro, e con l’assenza di Shaw sarà ancora tra i protagonisti nella Final Eight di Europa League. Gli altri prodotti dell’Academy lanciati da Solskjaer sono stati Di’Shon Bernard, Ethan Laird e Dylan Levitt, Ethan Galbraith, Largie Ramazani e D’Mani Mellor.