Alessandro Diamanti sta dominando il campionato australiano

Ha condotto il Western United, fondato appena un anno fa, a un passo dalla finale playoff.

Un anno fa, Alessandro Diamanti ha lasciato l’Italia per la terza volta: nel 2009, dopo essersi imposto come uno dei giocatori più tecnici della Serie A e della Serie B con la maglia del Livorno, si trasferì al West Ham; quattro anni dopo, il trequartista toscano era già tornato in Serie A e aveva fatto benissimo con il Brescia e poi con il Bologna, al punto da spingere il Guangzhou Evergrande – allenato da Marcello Lippi – a scommettere su di lui. Non è andata benissimo neppure in Cina, così Diamanti è tornato in Italia e ha iniziato la parabola discendente della sua carriera: Atalanta e Palermo in Serie A, Perugia e poi di nuovo Livorno in Serie B, per un’altra stagione di grande livello (10 gol in 32 partite nell’annata 2018/19). A 36 anni, allora, perché non provare un’altra esperienza all’estero? Così ha accettato l’offerta del Western United FC, neocostituita squadra di Mebourne appena ammessa all’A-League, il campionato australiano di calcio – a cui però partecipano anche i Wellington Phoenix, squadra neozelandese, un po’ come le franchigie canadesi dell’MLS.

Sembrava il classico trasferimento in un campionato di basso livello per raccattare l’ultimo contratto, e in realtà tutto è iniziato in questo modo, solo che ora l’avventura australiana di Diamanti si è trasformata in qualcosa di più importante, almeno a livello di risultati: il Western United l’ha nominato subito capitano, e lui sta rispondendo con prestazioni strepitose, dominanti, al punto che il Guardian gli ha dedicato un articolo in cui spiega che «il trequartista italiano non è solo un buon calciatore, ma la sua influenza è talmente grande che è riuscito a condurre una squadra appena fondata prima al quinto posto della regular season, poi alle semifinali playoff, e l’ha fatto segnando gol memorabili, offrendo giocate mozzafiato in un campionato di bassa qualità, per non dire irrilevante». In totale, lo score di Diamanti è di otto gol e sette assist in 26 partite.

Nella gara secca che ha condotto il Western United in semifinale, Diamanti ha realizzato l’unico gol con un calcio di punizione da oltre trenta metri, un tiro non proprio imparabile che però ha piegato le mani di Jamie Young, 34enne portiere dei Brisbane Roads. La vedete nel video appena sotto. Due settimane fa, invece, l’ex trequartista di Brescia e Fiorentina, tra le altre, ha realizzato due gol contro i Western Sydney Wanderers, entrambi con un diabolico cucchiaio da posizione impossibile – ecco perché il Guardian ha parlato di «gol memorabili» e «giocate mozzafiato».

A inizio stagione, Diamanti era uno dei due Designated Players nella rosa del Wester United, ovvero un giocatore che non va conteggiato all’interno del salary cap stabilito dalla lega; l’altro era Panagiotis Koné, che però si è svincolato a luglio scorso. Diamanti così è rimasto l’unico nome conosciuto in una squadra che fino al 2018 non esisteva e ora è a due partite dalla vittoria del titolo nazionale australiano. Mercoledì 26 agosto, i neroverdi affronteranno il Melbourne City FC – club di proprietà del City Football Group, la conglomerata che detiene le quote del Manchester City e di altre otto società in giro per il mondo – in un inedito derby cittadino, anche se in realtà il Wester Union mira a rappresentare i sobborghi occidentali di Melbourne , le città regionali di Geelong, Ballarat e Bendigo, nonché la parte occidentale dello stato del Victoria. In caso di successo, Diamanti e i suoi compagni affronterebbero la vincente dell’altra semifinale, quella che vedrà scontrarsi Sydney FC, la squadra in cui ha militato Alessandro Del Piero dopo aver lasciato la Juventus, e il Perth Glory.